FABRETTI, Raffaello. De aquis et aqueductibus veteris Romae. Roma: Natale Barbiellini, 1788.

Details
FABRETTI, Raffaello. De aquis et aqueductibus veteris Romae. Roma: Natale Barbiellini, 1788.
4o. Frontespizio a caratteri rossi e neri con veduta del tempio di Vesta incisa in rame, testate, capilettera e finalini xilografici, 30 tavole fuori testo incise in rame, una sola incisa in legno (lievi bruniture su poche carte.) Legatura del sec. XIX in mezza pergamena con titolo in oro su tassello marrone al dorso.
Seconda edizione romana che differisce dalla prima per l'aggiunta di 27 bellissime tavole incise in rame che sviluppano ed approfondiscono questo celebre testo. Il Fabretti, archeologo e antiquario urbinate, studiò a Roma dove acquisì una solida formazione antiquaria, che trasmisa in fondamentali lavori in quel campo: il suo grande merito fu di aver per primo introdotto ed applicato il moderno metodo comparativo. Interessantissimo dunque, da questo punto di vista, il De aquis, compiuto studio intorno agli acquedotti romani e alle molteplici questioni topografiche ed idrografiche del Lazio.