Lot Essay
Pubblicando il dipinto nel 1927 con la corretta attribuzione a Traversi, il Longhi osservava come in quest'opera "tutto il vecchio naturalismo del buon seicento napoletano, riprende con una veracità di frammenti da farci credere risorti i giorni del Ribera, del Finoglia, e del Fracanzano!"
In effetti la posizione del busto e delle gambe del santo riprende lo schema compositivo del Martirio di San Sebastiano di Mattia Preti (Napoli, Santa Maria dei Sette Dolori), a sua volta mutuato dal Martirio di San Bartolomeo di Jusepe de Ribera (Madrid, Prado).
Il Bologna accosta il presente dipinto "agli anni di Roma" (1725-53), e lo inserisce in un gruppo di opere pertinenti al "catalogo del Traversi migliore, ma giusto dove il ritorno ai modelli seicenteschi si orienta più specificamente in senso riberiano": il San Girolamo a Napoli (collezione privata), Il Congedo di Tobiolo (Roma, Quadreria di San Paolo fuori le Mura) e la Musica e il Disegno (Kansas City, Kress Collection) (cfr. F.Bologna, op. cit., p.51 e figg. 23, 24, 26, 27).
In effetti la posizione del busto e delle gambe del santo riprende lo schema compositivo del Martirio di San Sebastiano di Mattia Preti (Napoli, Santa Maria dei Sette Dolori), a sua volta mutuato dal Martirio di San Bartolomeo di Jusepe de Ribera (Madrid, Prado).
Il Bologna accosta il presente dipinto "agli anni di Roma" (1725-53), e lo inserisce in un gruppo di opere pertinenti al "catalogo del Traversi migliore, ma giusto dove il ritorno ai modelli seicenteschi si orienta più specificamente in senso riberiano": il San Girolamo a Napoli (collezione privata), Il Congedo di Tobiolo (Roma, Quadreria di San Paolo fuori le Mura) e la Musica e il Disegno (Kansas City, Kress Collection) (cfr. F.Bologna, op. cit., p.51 e figg. 23, 24, 26, 27).