NICCOLÒ CARTONI (attivo agli inizi del secolo XVI)
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NICCOLÒ CARTONI (attivo agli inizi del secolo XVI)

Madonna con Bambino, Santa Maria Maddalena e Santa Caterina d'Alessandria

Details
NICCOLÒ CARTONI (attivo agli inizi del secolo XVI)
Madonna con Bambino, Santa Maria Maddalena e Santa Caterina d'Alessandria
tempera su tavola, tondo, con cornice intagliata a motivi floreali e di frutta e dorata ma non coeva
diametro cm 114
Provenance
Firenze, Casa Pucci, n. 18; Berlino, Galleria Matthiesen, Inv. n. 1428
Literature
J.A. Crowe-G.B. Cavalcaselle, A History of Painting in Italy; Umbria, Florence and Siena, from the 2nd to the 16th Centuries, London, 1911, vol IV, p. 290 come opera di Filippino Lippi o di Raffaellino del Garbo; R. van Marle, The Development of the Italian Schools of Painting, vol. XII, 1931, pp. 341-342 come opera di Filippino; H. Bodmer, Der Spaetstil des Filippino Lippi, in 'Pantheon' X, 1932, pp. 354-355, ill., come opera discutibile di Filippino Lippi; A. Scharf, Filippino Lippi, Wien, 1935, pp. 116-117, n. 139, tav. 120, fig. 201, come opera della bottega di Filippino Lippi; K.B. Neilson, Filippino Lippi. A critical study, Cambridge-Massachusetts, 1938, pp. 141-142 come opera di bottega di Filippino Lippi
Special notice
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Il dottor Jonathan Katz Nelson dopo aver visionato personalmente il dipinto ci ha confermato l'attribuzione a Niccolò Cartoni, già espresso dallo studioso sulla base di fotografie.

Lot Essay

Secondo Bodmer l'orizzonte basso, l'andamento tranquillo del terreno e il netto contrasto tra il vasto paesaggio e il cielo chiaro nel presente dipinto sarebbero indicativi dell'ultima fase stilistica di Filippino. Lo stesso Bodmer nutriva delle perplessità davanti al modellato duro e al disegno rigido del dipinto, che farebbero respingerne l'autenticità e pertanto riteneva il presente dipinto databile all'ultima fase del Lippi, tra il 1501 e il 1504, di cui si sono conservate soprattutto opere disegnate da Filippino ma eseguite dalla bottega. La solidità compositiva e l'indipendenza dei corpi plastici nel tondo sembrano anticipare lo stile emergente del tardo Rinascimento e furono motivo per Scharf nel 1935 di attribuire l'opera ad un allievo del Lippi, allora anonimo. Il Dottor Everett Fahy ha suggerito sulla base di fotografie di identificare l'autore con Niccolò Cartoni, allievo del Lippi, che viene menzionato da Giorgio Vasari nella vita di Filippino Lippi (cf. G. Vasari, Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, Firenze, 1568, ed. Roma, 1967, p. 425). Di Cartoni si conoscono sinora ventisette opere, di cui le pale più importanti sono a Memphis, Tenn., Memphis Brooks Museum of Art ('San Francesco in Gloria con il Beato Lucchesio di Poggibonsi, San Luigi dei Francesi, Sant'Elisabetta d'Ungheria e la Beata Bona di Poggibonsi'); a San Salvi (Firenze), Museo di Andrea del Sarto ('Assunzione della Vergine con Sant'Antonio da Padova'); e nella Parrocchiale a Fabbrica di Peccioli, Pisa ('Madonna con Bambino in trono con i Santi Margherita, Pietro martire, Agostino, Maria Maddalena e San Giovannino'). Due altre tavole del Cartoni si trovano a Londra, National Gallery e raffigurano 'Mosè che fa scaturire l'acqua dalle rocce' e 'l'Adorazione del Vitello d'Oro'.
Siamo molto grati al Dottor Everett Fahy per l'assistenza fornita nella catalogazione del presente dipinto e al Dottor Jonathan Katz Nelson, che sulla base di fotografie concorda con l'attribuzione al Cartoni. Nelson includerà il dipinto qui offerto nel volume Filippino Lippi e i contesti della pittura a Firenze e Roma (1488-1504), in J.K. Nelson - P. Zambrano, Filippino Lippi. Opera completa, 2 vol., Milano, 2002, vol. II, in corso di preparazione, e nel saggio sull'attività tarda della bottega di Filippino, che sarà pubblicato nel catalogo della mostra La Deposizione di Filippino Lippi e il Perugino: restauri, indagini, collaborazioni, a cura di J.K. Nelson e F. Falletti, che si terrà a Firenze, Galleria dell'Accademia, nel 2002.