Lot Essay
Il presente dipinto costituisce una delle rare opere datate di Scipione Compagno. Poco noto al di fuori degli studi, Compagno fu in realtà uno dei più attivi esponenti della pittura a figure piccole a Napoli durante la prima metà del Seicento (per un sommario moderno sul pittore cf. L. Salerno in AA.VV., Civiltà del Seicento a Napoli, catalogo, Napoli, 1984, I, p. 123). La sua reputazione dové essere molto più ampia di quanto percepito modernamente se Compagno fu tra i pittori reclutati per l'invio di opere per l'ornamentazione pittorica del Casón del Buen Retiro di Filippo IV a Madrid, su commissione del Conte Duca Olivares (cf. J. Brown - J. H. Elliott, A Palace for a King. The Buen Retiro and the Court of Philip IV, New Haven and London, 1980, ed. cons ivi, 1986).
Nel presente dipinto le figure di impianto ancora tardo-manierista mostrano anche un evidente rapporto con i modelli di Domenico Gargiulo, detto Micco Spadaro, mentre le aperture paesistiche risentono dell'influenza di esponenti nordici attivi a Napoli nel campo del paesaggio e dei dipinti a figure piccole come Filippo Napoletano e Paul Bril. Per un raffronti con opere della stessa fase cf. la 'Strage degli Innocenti' a Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini, firmata e datata 1642, e il suo pendant con il 'Martirio di Sant'Orsola' a Roma, Collezione Lemme (cf. L. Salerno in Civiltà del Seicento a Napoli, cit., I, p. 229, n. 2.42).
Nel presente dipinto le figure di impianto ancora tardo-manierista mostrano anche un evidente rapporto con i modelli di Domenico Gargiulo, detto Micco Spadaro, mentre le aperture paesistiche risentono dell'influenza di esponenti nordici attivi a Napoli nel campo del paesaggio e dei dipinti a figure piccole come Filippo Napoletano e Paul Bril. Per un raffronti con opere della stessa fase cf. la 'Strage degli Innocenti' a Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini, firmata e datata 1642, e il suo pendant con il 'Martirio di Sant'Orsola' a Roma, Collezione Lemme (cf. L. Salerno in Civiltà del Seicento a Napoli, cit., I, p. 229, n. 2.42).