La salute

Negli anni Cinquanta la tecnica pittorica del Gentilini si alimenta di raffinate sperimentazioni, che testimoniano la capacità del maestro di coniugare la tradizione emiliana della propria formazione con l'importante lezione delle avanguardie internazionali.

L'effetto ad intonaco caratteristico della produzione di quegli anni - di cui il quadro presentato costituisce un importante esempio - è l'effetto della preziosa e innovativa commistione della pittura ad olio con la sabbia, il colore spatolato e disteso in ampie campiture ridefinisce il disegno, essenziale nei tratti, e crea volumi appena accennati ma altamente evocativi di luoghi e atmosfere enigmatiche, di spazi perduti e ritrovati per la calda visionarietà dei colori.

In questa opera del 1955, ritroviamo tutti i simboli iconografici della coeva produzione del Maestro: l'impianto rigoroso e geometrico della composizione, caratterizzata da una marcata verticalità dell'insieme, la simbologia del desco e dei suoi umili oggetti stereotipatamente inseriti in una rete di rimandi e analogie, i colori materici e sofisticatissimi. Colpisce in particolare, l'impiego di una tavolozza dagli accenti caldi, dalle ambrate opalescenze, che declinano in morbide sfumature i colori della terra