Mario Sironi (1885-1961)
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Mario Sironi (1885-1961)

Pescatore e vela

Details
Mario Sironi (1885-1961)
Pescatore e vela
firmato in basso a sinistra Sironi
olio su tela
cm 90x80
Eseguito nel 1929
L'autenticità dell'opera è stata confermata verbalmente da F. Meloni
Provenance
Collezione Barbaroux, Milano
Collezione G. Laurini, Milano
Collezione De Luca, Roma
Sotheby's, Milano, 28 maggio 1991, lotto n. 185 Galleria Gian Ferrari, Milano,
Galleria Gian Ferrari, Milano
Ivi acquistato dall'attuale proprietario nel 2000

Literature
M. Valsecchi, Mario Sironi, Roma 1962, p. 83, n. 27 (illustrato)
L. Camesasca, C. Gian Ferrari, Scritti editi e inediti di Mario Sironi, Milano 1980, p. 146 (illustrato)
E. Braun, Mario Sironi and Italian Modernism. Art and Politics under Fascism, Cambridge 2000, p. 115, fig 71 (illustrato)
Exhibited
Vienna, Kunstlerhaus, Mostra d'Arte Italiana, primavera 1933-XI, p. 14, n. 15
Venezia, XXII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte, 1940, n. 510
Zurigo, Kunstgesellenschaft, Mostra d'Arte Italiana, novembre - dicembre 1940, n. 137
Torino, Galleria Gissi, Uomini, idoli e città nella pittura di Mario Sironi, aprile 1970, n. 12 (illustrato)
Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Mario Sironi 1885-1961, 1994, pp. 204-205 (illustrato)
Torino, Fondazione Palazzo Bricherasio, Luci del Mediterraneo, 26 marzo - 29 giugno 1997, cat. p. 120, n. 42 (illustrato)
Special notice
Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer's, for each lot, is calculated in the following way: Hammer price 24% on the hammer price of the first € 110.000,00 18,5% on the hammer price for any amount in excess of € 110.000,00.

Lot Essay

Esposto la prima volta a Vienna nel 1933, questo pescatore va collocato per l'espressività corsiva della materia pittorica accanto al Pescatore esposto alla Biennale del 1930. Come per gli analoghi soggetti dipinti in questi anni, Sironi va ispirandosi ai mestieri elementari su cui si è basata la nascita delle civiltà arcaiche, con tutto il portato di dignità ancestrale che è insito nella visione austera di un'epicità che Sironi va ricercando in Esiodo, nelle sue descrizioni di mestieri e di buon governo che il Fascismo perseguiva secondo sue logiche di austerità e di autarchia.
Il mito mediterraneo è però l'altra faccia, estetica, di questa precisa indicazione ideologica: da Picasso, cui riconducono le fattezze monumentali e semplificate dei corpi, Sironi parte per realizzare non il mito felice della mediterraneità, che forse gli doveva sembrare troppo edonistico, ma la gravitas di un'eredità morale, fatta di contenuti filosofici più che di riferimenti "classici". (da cat. esp. Mario Sironi 1885-1961, Roma, p. 204)