Lot Essay
F. Franchini Guelfi ha visto in quest'opera di Magnasco e nel suo pendant una forte influenza delle ricerche di Antonio Marini nel campo del paesaggio. "La scrittura pittorica scioltissima" dei paesaggi di Marini costituisce per la studiosa, e anche per L. Muti e D. De Sarno Prignano (1994), il precedente culturale e formale delle ricerche di Magnasco intorno al 1728-30. Peraltro, secondo Muti e De Sarno Prignano il paesaggio del presente dipinto e del suo pendant, qui offerto al lotto 485, sarebbero da ascrivere ad un ignoto collaboratore del pittore non ancora identificato, e specializzato nella produzione di burrasche. Secondo Muti e De Sarno Prignano i frati "preludono lo [sic] stile con cui il Lissandrino realizzerà, di lì a poco, le figure del 'Furto sacrilego' [Milano, Quadreria Arcivescovile, cf. L. Muti - D. De Sarno Prignano, op. cit., p. 233, n. 189]".