Lot Essay
Lo straordinario dipinto della figlia Anna sul cavallo a dondolo, capolavoro di Spadini riferito al 1914 da Emilio Cecchi, sembra segnare l'inizio di un fare più sciolto e libero dell'Artista, ispirato all'Impressionismo francese ma anche alla grande tradizione colorista e plastica italiana. "La forma per quanto sembri quasi mangiata di luce rimane una precisa volontà costruttiva" scrive C. Efisio Oppo sull'Artista recensendone la mostra del 1918 alla casina Valadier. E Savinio su Valori Plastici, commenta "L'arte di Spadini non costituisce un semplice esempio di mimetismo dai francesi, poichè nel suo lato più interessante e vitale, rimane pur sempre italiana e tende a ritrovare la corposità dei volumi, i turbamenti coloristici, l'immaginoso giuoco delle luci e delle ombre del seicento caravaggesco."
In quest'opera la luce, nel modellare la forma, suscita colorazioni e traparenze inimitabili, sostanziate da alti valori pittorici.
Il 'verso' del dipinto (cavallo di legno), pur giocato su toni più spenti, appare realizzato con identica felicità interpretativa.
In quest'opera la luce, nel modellare la forma, suscita colorazioni e traparenze inimitabili, sostanziate da alti valori pittorici.
Il 'verso' del dipinto (cavallo di legno), pur giocato su toni più spenti, appare realizzato con identica felicità interpretativa.