Lot Essay
Alberto o Albertino Piazza fu con il fratello maggiore Martino, uno dei protagonisti della scena artistica lodigiana del primo Cinquecento. E' difficile distinguere le mani dei due fratelli, anche a seguito delle generiche attribuzioni ai Piazza che ricorrono dalla letteratura più antica sino alle guide ottocentesche.
La cultura figurativa di Albertino e in generale della bottega dei Piazza è stata indagata in occasione della recente esposizione a Lodi (cf. I Piazza da Lodi. Una tradizione di pittori nel Cinquecento, a cura di G. C. Sciolla, Lodi, ottobre-dicembre 1989).
Proprio ad un dipinto esposto nel 1989 sembra potersi accostare il Polittico che qui si presenta. Si tratta di una tavola raffigurante 'San Bassiano e San Giovanni Battista' oggi a Vienna, Gemäldegalerie der Akademie, e già parte di un polittico noto attraverso una vecchia fotografia pubblicata da Franco Moro. Le affinità stilistiche delle due opere sono evidenti e testimoniano le medesime componenti culturali. Anche nel presente lotto si possono cogliere il gusto per il paesaggio ed i riferimenti a Foppa presenti nella tavola viennese, e sono palesi i legami, anche dal punto di vista cronologico, con gli affreschi per la Cappella Berinzaghi per l'Incoronata di Lodi (Lodi, Museo Civico), prima opera attribuita con certezza ad Albertino e databile ad anni già maturi della sua carriera, verso il 1513-4, e il 'San Girolamo tra i Santi Pietro e Paolo' (Lodi, Collezione Banca Popolare).
Accanto ai contatti fors'anche diretti con Vincenzo Foppa, emergono tangenze con l'opera di Bergognone e Bernardo Zenale, secondo modalità che ricordano le vicende piemontesi di Macrino d'Alba e soprattutto di Gandolfino da Roreto, pittore al quale, in prima fase di studio, era stato attribuito il polittico. Per un'analisi delle prime opere di Alberto Piazza, cf. M. Natale, Alberto e Martino Piazza: problemi aperti, in op.cit., pp. 99-111 e le schede di F. Moro, in op. cit., no. 4-9, pp. 116-22.
Il Polittico, probabilmente alienato in epoca napoleonica, è oggi in una cornice neoclassica: forse in quell'occasione la posizione del San Giorgio (?) e dell'Arcangelo Michele è stata invertita.
Siamo grati al Professor Giovanni Romano ed al Professor Mauro Natale per aver indipendentemente suggerito l'attribuzione a Albertino Piazza sulla base di fotografie. Il Professor Romano ritiene l'opera databile agli anni 1515-20, poco dopo la sopracitata tavola viennese.
La cultura figurativa di Albertino e in generale della bottega dei Piazza è stata indagata in occasione della recente esposizione a Lodi (cf. I Piazza da Lodi. Una tradizione di pittori nel Cinquecento, a cura di G. C. Sciolla, Lodi, ottobre-dicembre 1989).
Proprio ad un dipinto esposto nel 1989 sembra potersi accostare il Polittico che qui si presenta. Si tratta di una tavola raffigurante 'San Bassiano e San Giovanni Battista' oggi a Vienna, Gemäldegalerie der Akademie, e già parte di un polittico noto attraverso una vecchia fotografia pubblicata da Franco Moro. Le affinità stilistiche delle due opere sono evidenti e testimoniano le medesime componenti culturali. Anche nel presente lotto si possono cogliere il gusto per il paesaggio ed i riferimenti a Foppa presenti nella tavola viennese, e sono palesi i legami, anche dal punto di vista cronologico, con gli affreschi per la Cappella Berinzaghi per l'Incoronata di Lodi (Lodi, Museo Civico), prima opera attribuita con certezza ad Albertino e databile ad anni già maturi della sua carriera, verso il 1513-4, e il 'San Girolamo tra i Santi Pietro e Paolo' (Lodi, Collezione Banca Popolare).
Accanto ai contatti fors'anche diretti con Vincenzo Foppa, emergono tangenze con l'opera di Bergognone e Bernardo Zenale, secondo modalità che ricordano le vicende piemontesi di Macrino d'Alba e soprattutto di Gandolfino da Roreto, pittore al quale, in prima fase di studio, era stato attribuito il polittico. Per un'analisi delle prime opere di Alberto Piazza, cf. M. Natale, Alberto e Martino Piazza: problemi aperti, in op.cit., pp. 99-111 e le schede di F. Moro, in op. cit., no. 4-9, pp. 116-22.
Il Polittico, probabilmente alienato in epoca napoleonica, è oggi in una cornice neoclassica: forse in quell'occasione la posizione del San Giorgio (?) e dell'Arcangelo Michele è stata invertita.
Siamo grati al Professor Giovanni Romano ed al Professor Mauro Natale per aver indipendentemente suggerito l'attribuzione a Albertino Piazza sulla base di fotografie. Il Professor Romano ritiene l'opera databile agli anni 1515-20, poco dopo la sopracitata tavola viennese.