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Details
LEGATURA DUODO - DANTE. Dante con nuove, et utili ispositioni. Lione: Guillaume Rouille, 1571.
12°. Marca tipografica al frontespizio, testo reglé in rosso. Legatura coeva in marocchino oliva, sui piatti due cornici di doppi filetti che racchiudono festoncini di rami di palme e di olivo, campitura di medaglioni ovali con fiori e al centro ovale con stemma al piatto superiore e motto Expectata non eludet su quello inferiore, dorso liscio con decorazione di ovali e fiori e ovale centrale con inscritto Dante, tagli dorati. Ex libris Edouard Rahir.
SPLENDIDA LEGATURA alle armi di PIETRO DUODO (1554-1611) ambasciatore veneziano presso la corte di Enrico IV dal 1594 al 1597. Durante questo soggiorno parigino, Duodo commissionò le legature di alcuni volumi "da viaggio" generalmente in formati 12° e 16°, di cui solo un centinaio sono sopravvissuti. Le opere contenute erano prevalentemente umanistiche e il colore delle legature variava a seconda del contenuto: teologia, diritto e storia in marocchino rosso, medicina e botanica in marocchino giallo limone e letteratura in marocchino oliva. Le magnifiche legature sono caratterizzate da una decorazione ripetuta di "ovales floréaux" e vengono comunemente ascritte alla bottega di Clovis Éve e all'atelier di doratura detto della "deuxième palmette". Duodo apparentemente non entrò mai in possesso della sua biblioteca, che rimase in Francia e apparve in commercio solo all'epoca della Rivoluzione, quando lo stemma sui piatti venne scambiato per quello di Marguerite di Valois. Solo nel 1920 Bouland pervenne all'esatta identificazione del Duodo quale committente. BELLISSIMO ESEMPLARE. Edit 16, A1172; Ludovic Bouland, Livres aux armes de Pierre Duodo, pas de Marguerite de Valois, in "Bulletin du bibliophile", 1920, pp.66-80; M. von Arnim, Europische Einbandkunst aus sechs Jahrhunderten, Schwinfurt, 1992, p.72.
12°. Marca tipografica al frontespizio, testo reglé in rosso. Legatura coeva in marocchino oliva, sui piatti due cornici di doppi filetti che racchiudono festoncini di rami di palme e di olivo, campitura di medaglioni ovali con fiori e al centro ovale con stemma al piatto superiore e motto Expectata non eludet su quello inferiore, dorso liscio con decorazione di ovali e fiori e ovale centrale con inscritto Dante, tagli dorati. Ex libris Edouard Rahir.
SPLENDIDA LEGATURA alle armi di PIETRO DUODO (1554-1611) ambasciatore veneziano presso la corte di Enrico IV dal 1594 al 1597. Durante questo soggiorno parigino, Duodo commissionò le legature di alcuni volumi "da viaggio" generalmente in formati 12° e 16°, di cui solo un centinaio sono sopravvissuti. Le opere contenute erano prevalentemente umanistiche e il colore delle legature variava a seconda del contenuto: teologia, diritto e storia in marocchino rosso, medicina e botanica in marocchino giallo limone e letteratura in marocchino oliva. Le magnifiche legature sono caratterizzate da una decorazione ripetuta di "ovales floréaux" e vengono comunemente ascritte alla bottega di Clovis Éve e all'atelier di doratura detto della "deuxième palmette". Duodo apparentemente non entrò mai in possesso della sua biblioteca, che rimase in Francia e apparve in commercio solo all'epoca della Rivoluzione, quando lo stemma sui piatti venne scambiato per quello di Marguerite di Valois. Solo nel 1920 Bouland pervenne all'esatta identificazione del Duodo quale committente. BELLISSIMO ESEMPLARE. Edit 16, A1172; Ludovic Bouland, Livres aux armes de Pierre Duodo, pas de Marguerite de Valois, in "Bulletin du bibliophile", 1920, pp.66-80; M. von Arnim, Europische Einbandkunst aus sechs Jahrhunderten, Schwinfurt, 1992, p.72.
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