(Napoli) MANOSCRITTO MASSONICO 1752. Relazione di quanto è successo, e si è scoperto in Napoli circa la cotanto decantata Società dei Liberi Muratori detti da Francesi Massoni alla cons. l'anno 1751. Eccezionale documento manoscritto, anonimo, ventisei pagine 8° gr. (undici carte singole vergate al recto e al verso, cinque delle quali strappate a metà senza che ciò leda il testo; e un bifolio interamente vergato) fittamente e ordinatamente vergate (anche se l'estensore afferma di aver scritto corrente calamo senza aver prima redatto un brogliaccio del testo), su carta filigranata del Regno di Napoli. La data è apposta dall'estensore alla prima e ripetuta all'ultima pagina; e non è certo priva di importanza, perché proprio l'anno precedente le Logge massoniche erano state chiuse, nel Regno; e dinnanzi al Sovrano era stato addirittura tradotto Raimondo di Sangro Principe di Sansevero e Gran Maestro di allora - anzi, Supremo Architetto, secondo la nomenc
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(Napoli) MANOSCRITTO MASSONICO 1752. Relazione di quanto è successo, e si è scoperto in Napoli circa la cotanto decantata Società dei Liberi Muratori detti da Francesi Massoni alla cons. l'anno 1751. Eccezionale documento manoscritto, anonimo, ventisei pagine 8° gr. (undici carte singole vergate al recto e al verso, cinque delle quali strappate a metà senza che ciò leda il testo; e un bifolio interamente vergato) fittamente e ordinatamente vergate (anche se l'estensore afferma di aver scritto corrente calamo senza aver prima redatto un brogliaccio del testo), su carta filigranata del Regno di Napoli. La data è apposta dall'estensore alla prima e ripetuta all'ultima pagina; e non è certo priva di importanza, perché proprio l'anno precedente le Logge massoniche erano state chiuse, nel Regno; e dinnanzi al Sovrano era stato addirittura tradotto Raimondo di Sangro Principe di Sansevero e Gran Maestro di allora - anzi, Supremo Architetto, secondo la nomenclatura qui adottata. Il manoscritto proviene proprio dallo strettissimo entourage del Principe, leggendario personaggio della più torbida storia (e aneddotica) del tempo: ed è un esempio eccezionale di "dissimulazione onesta" (secondo i dettami, del secolo precedente, del trattato omonimo di Torquato Accetto). Il testo fa cioè le mosse di condannare l'istituzione massonica - onde evitare, s'immagina, le forche della censura borbonica - (Ha piacciuto al sommo Iddio che finalmente sii stato scoperto la gran mina di liberi muratori o sieno Franci Massoni), ma in realtà intende tramandare al lettore il ricordo, nitido, di una libera associazione di pensatori che, nel momento di massimo pericolo, si stringono in social catena. Ma naturalmente, ai nostri occhi, il manoscritto si segnala soprattutto per l'insight, quanto mai intimo, nelle procedure e nelle costumanze - allora avvolte dal più fitto segreto - della Massoneria del tempo: e in effetti lo si può considerare di gran lunga la fonte più antica e importante, al riguardo, se si fa eccezione della sola, celebre Relazione della Compagnia dei Liberi Muratori di Valerio Angiolieri Anticozzi, 1746. Concorda in particolare con quest'ultimo testo, il nostro manoscritto, riguardo all'organigramma e alla suddivisione amministrativa (ricalcata sui principi esoterici) della Massoneria in sette Classi o Logge, in ordine gerarchico crescente: è prevista una sola Settima Loggia per Regione, e questa è composta da undici persone, sette Primi Assessori più quattro Segretari; ogni Provincia annovera invece una Quinta Loggia (come quella patrocinata dal Principe di Sansevero); i gradi sono, partendo dall'alto, Assessore, Gran Maestro, Architetto, Esecutore, Fabbro, Novizio e Proselita. Il resto del manoscritto si snoda - utilizzando l'artificio di riportare, con distacco, le opinioni dei Liberi Muratori - come lunga e appassionata apologia della Massoneria: svolto da chi è perfettamente a giorno dell'argomento: tanto dal punto di vista storico che esoterico. L'interesse è ovviamente massimo.

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(Napoli) MANOSCRITTO MASSONICO 1752. Relazione di quanto è successo, e si è scoperto in Napoli circa la cotanto decantata Società dei Liberi Muratori detti da Francesi Massoni alla cons. l'anno 1751. Eccezionale documento manoscritto, anonimo, ventisei pagine 8° gr. (undici carte singole vergate al recto e al verso, cinque delle quali strappate a metà senza che ciò leda il testo; e un bifolio interamente vergato) fittamente e ordinatamente vergate (anche se l'estensore afferma di aver scritto corrente calamo senza aver prima redatto un brogliaccio del testo), su carta filigranata del Regno di Napoli. La data è apposta dall'estensore alla prima e ripetuta all'ultima pagina; e non è certo priva di importanza, perché proprio l'anno precedente le Logge massoniche erano state chiuse, nel Regno; e dinnanzi al Sovrano era stato addirittura tradotto Raimondo di Sangro Principe di Sansevero e Gran Maestro di allora - anzi, Supremo Architetto, secondo la nomenclatura qui adottata. Il manoscritto proviene proprio dallo strettissimo entourage del Principe, leggendario personaggio della più torbida storia (e aneddotica) del tempo: ed è un esempio eccezionale di "dissimulazione onesta" (secondo i dettami, del secolo precedente, del trattato omonimo di Torquato Accetto). Il testo fa cioè le mosse di condannare l'istituzione massonica - onde evitare, s'immagina, le forche della censura borbonica - (Ha piacciuto al sommo Iddio che finalmente sii stato scoperto la gran mina di liberi muratori o sieno Franci Massoni), ma in realtà intende tramandare al lettore il ricordo, nitido, di una libera associazione di pensatori che, nel momento di massimo pericolo, si stringono in social catena. Ma naturalmente, ai nostri occhi, il manoscritto si segnala soprattutto per l'insight, quanto mai intimo, nelle procedure e nelle costumanze - allora avvolte dal più fitto segreto - della Massoneria del tempo: e in effetti lo si può considerare di gran lunga la fonte più antica e importante, al riguardo, se si fa eccezione della sola, celebre Relazione della Compagnia dei Liberi Muratori di Valerio Angiolieri Anticozzi, 1746. Concorda in particolare con quest'ultimo testo, il nostro manoscritto, riguardo all'organigramma e alla suddivisione amministrativa (ricalcata sui principi esoterici) della Massoneria in sette Classi o Logge, in ordine gerarchico crescente: è prevista una sola Settima Loggia per Regione, e questa è composta da undici persone, sette Primi Assessori più quattro Segretari; ogni Provincia annovera invece una Quinta Loggia (come quella patrocinata dal Principe di Sansevero); i gradi sono, partendo dall'alto, Assessore, Gran Maestro, Architetto, Esecutore, Fabbro, Novizio e Proselita. Il resto del manoscritto si snoda - utilizzando l'artificio di riportare, con distacco, le opinioni dei Liberi Muratori - come lunga e appassionata apologia della Massoneria: svolto da chi è perfettamente a giorno dell'argomento: tanto dal punto di vista storico che esoterico. L'interesse è ovviamente massimo.
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Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer's for each lot, is calculated in the following way: 24% on the hammer price of the first € 150,000,00 18.5% on the hammer price for any amount in excess of € 150,000,00.