Lot Essay
Il dipinto è considerato da Roberto Longhi (in una lettera senza indicazione dell'anno) opera autografa di Paolo Veneziano databile al 1330-40.
'Tipica di quella fase di Paolo è, in questa Madonna, il modo di comporre la severità della formula bizantina con le varianti dello spirito continentale che gli giungevano dalla terraferma'.
Longhi aggiunge che il carattere del dipinto suggerisce un 'suo contatto coi vivacissimi pittori di Bologna'.
Il Professor Miklós Boskovits, al quale siamo grati, sulla base di fotografie considera l'opera un prodotto della bottega di Paolo Veneziano e figli e concorda con la datazione proposta da Longhi.
Il modello dell'aureola compare in un numero di opere di Paolo Veneziano e dei suoi assistenti, compresa la Madonna della Rosa in precedenza nella collezione Malabarba, Milano (M. Murano, Paolo da Venezia, Milano, 1969, tav. 87), nella quale sono identici la testa e i capelli della Madonna.
'Tipica di quella fase di Paolo è, in questa Madonna, il modo di comporre la severità della formula bizantina con le varianti dello spirito continentale che gli giungevano dalla terraferma'.
Longhi aggiunge che il carattere del dipinto suggerisce un 'suo contatto coi vivacissimi pittori di Bologna'.
Il Professor Miklós Boskovits, al quale siamo grati, sulla base di fotografie considera l'opera un prodotto della bottega di Paolo Veneziano e figli e concorda con la datazione proposta da Longhi.
Il modello dell'aureola compare in un numero di opere di Paolo Veneziano e dei suoi assistenti, compresa la Madonna della Rosa in precedenza nella collezione Malabarba, Milano (M. Murano, Paolo da Venezia, Milano, 1969, tav. 87), nella quale sono identici la testa e i capelli della Madonna.