Lot Essay
Il dipinto è corredato da una lettera in copia di Federico Zeri, datata 29 ottobre 1957, in cui lo studioso lo considera 'opera certa' di Gerolamo da Santacroce, databile intorno al 1530-35.
Nella lettera Zeri offre la corretta identificazione del soggetto, segnalandole la rarità iconografica.
Secondo lo studioso lo stile della tavoletta mostra influenze di tre grandi maestri veneziani contemporanei, Lorenzo Lotto, Giambattista Cima e Paris Bordon, da cui Santacroce tuttavia si discosta per giungere 'ad un'espessione assai personale, sia per la novità della composizione, sia per l'impiego della tavolozza, che è condotta su toni puri, accesi, vivissimi, con effetti inauditi di intarsio cromatico [...]'. Come scrive Zeri, 'bellissimo soprattutto è lo spiccare del bianco della veste di Cristo sul fondo azzurro, che rileva lo studio di un qualche esempio di Lorenzo Lotto'. Non lontano dagli esempi di quest'ultimo appaiono la fisionomia ben caratterizzata della Vergine, forse un ritratto, e la figura di San Tommaso, che seppure in formato ridotto rispetto al Cristo e alla Vergine, si mostra più moderna, in sintonia con le opere veneziane del terzo decennio del Cinquecento. Assai felici gli angeli che incorniciano le sacre figure.
Per un profilo dell'artista veneto, cf. B. Della Chiesa e E. Baccheschi, 'I pittori Santa Croce', in I Pittori Bergamaschi, Il Cinquecento, II, Bergamo, 1976, s.v.
Nella lettera Zeri offre la corretta identificazione del soggetto, segnalandole la rarità iconografica.
Secondo lo studioso lo stile della tavoletta mostra influenze di tre grandi maestri veneziani contemporanei, Lorenzo Lotto, Giambattista Cima e Paris Bordon, da cui Santacroce tuttavia si discosta per giungere 'ad un'espessione assai personale, sia per la novità della composizione, sia per l'impiego della tavolozza, che è condotta su toni puri, accesi, vivissimi, con effetti inauditi di intarsio cromatico [...]'. Come scrive Zeri, 'bellissimo soprattutto è lo spiccare del bianco della veste di Cristo sul fondo azzurro, che rileva lo studio di un qualche esempio di Lorenzo Lotto'. Non lontano dagli esempi di quest'ultimo appaiono la fisionomia ben caratterizzata della Vergine, forse un ritratto, e la figura di San Tommaso, che seppure in formato ridotto rispetto al Cristo e alla Vergine, si mostra più moderna, in sintonia con le opere veneziane del terzo decennio del Cinquecento. Assai felici gli angeli che incorniciano le sacre figure.
Per un profilo dell'artista veneto, cf. B. Della Chiesa e E. Baccheschi, 'I pittori Santa Croce', in I Pittori Bergamaschi, Il Cinquecento, II, Bergamo, 1976, s.v.