Filippo Gagliardi (Roma? c.1606-1659 Roma)
Where there is no symbol Christie's generally sell… Read more
Filippo Gagliardi (Roma? c.1606-1659 Roma)

Interno di basilica con statua colossale

Details
Filippo Gagliardi (Roma? c.1606-1659 Roma)
Interno di basilica con statua colossale
olio su tela originale
124.5 x 174 cm.
iscritto 'Viviani' (sul retro)
Special notice
Where there is no symbol Christie's generally sells lots under the Margin Scheme. The final price charged to Buyer's for each lot, is calculated in the following way: 30% of the final bid price of each lot up to and including € 5.000,00 26% of the excess of the hammer price above €5.000,00 and up and including € 400.000,00 18,5% of the excess of the hammer price above €400.000,00

Lot Essay

Sebbene un'antica scritta di collezione riferisca il dipinto a Viviano Codazzi, o forse al figlio Niccolò, anch'egli specialista nel genere delle prospettive architettoniche, appare corretto proporne l'attribuzione a Filippo Gagliardi, attivo a Roma come quadraturista e non a caso chiamato 'Filippo delle Prospettive'.
Alcuni tra i numerosi dipinti restituitigli da David Marshall (Viviano and Niccolò Codazzi and the Baroque Architectural Fantasy, Milano-Roma, 1993, pp. 519-555) presentano infatti confronti specifici e inequivocabili con la nostra tela. Possiamo infatti accostarla all'Interno di un arsenale, dove si ripete, come in questo caso, una sequenza di archi in più navate (Marshall, 1993, p. 539, FG 17), o ancora al Porticato a doppia loggia su sfondo di mare (ibidem, p. 537, FG 15) che, come il nostro dipinto, propone un contrasto accentuato tra l'architettura, ritmata da una sequenza di luci e ombre, e lo sfondo marino, chiaro e luminoso. Da notare infine la statua colossale che compare nel Portico con tempio ottagonale (ibidem, p.531, FG 10), e le figurine, che in tutti i dipinti attribuiti al Gagliardi appaiono virtualmente sovrapponibili alle nostre. Opere, tutte, che come il nostro dipinto illustrano assai bene la sostanziale divergenza del Gagliardi, pur nell'ambito di una stessa specialità, dalla vena fondamentalmente realista di Viviano Codazzi, e invece la sua adesione al mondo dei quadraturisti di ascendenza tassiana.