Lot Essay
Burri con le spugne e le cuciture chirurgiche, Fontana coi buchi, Nando coi chiodi e Rotella con la carta straccia: che cosa vogliono da noi questi matti?
Non credo che essi si divertirebbero molto a giocare coi dadi truccati, a stravincere sempre sul nostro buon senso. La poetica dell'informe, delle macchie sul muro, dei cavilli, del vaso rotto accoglie ogni giorno proseliti. Si può dire che l'accidente, l'eccezione, ogni giorno vengono a inquinare la quiete, la monotonia dell'evento, del prevedibile, del conforme. Eppure ci sono poche cose che danno al nostro spirito il riposo necessario, poche corde molli.
Ed ecco il beneficio dell'errore, il piacere del conto che non torna, il sollievo di un'operazione sbagliata.
Il disgusto della perfezione e la nausea della purezza sono fondamentali per il benessere della nostra anima, sono necessari alla fisiologia del nostro pensiero, Perchè pubblichiamo questi lacerti? Perchè nella nostra rivista possono valere come correttivo alla lima, alla sagona, al volume geometrico. Un'imperfezione, lo scoprirono già i Greci, può rendere più miracoloso il volto di Venere. E io penso che l'abitudine a una strumentazione troppo delicata può perfino indebolire il gusto dell'esattezza. Del resto la natura fabbrica i mostri per riposarsi e noi siamo quasi certi che nel pomo dell'Eden c'era un verme che Eva ingoiò distratta. Le carte di Rotella propongono oltretutto un passatempo. Ognuno può farle più belle. Sono immagini che si consumano a vista d'occhio, che non vogliono ingombrare la nsotra memoria. Una partita giocata tra le tante non deve essere necessariamente una bella partita o una partita vinta.
(da Civiltà delle macchine, settembre-ottobre 1955, anno III, n.5, p. 25)
Non credo che essi si divertirebbero molto a giocare coi dadi truccati, a stravincere sempre sul nostro buon senso. La poetica dell'informe, delle macchie sul muro, dei cavilli, del vaso rotto accoglie ogni giorno proseliti. Si può dire che l'accidente, l'eccezione, ogni giorno vengono a inquinare la quiete, la monotonia dell'evento, del prevedibile, del conforme. Eppure ci sono poche cose che danno al nostro spirito il riposo necessario, poche corde molli.
Ed ecco il beneficio dell'errore, il piacere del conto che non torna, il sollievo di un'operazione sbagliata.
Il disgusto della perfezione e la nausea della purezza sono fondamentali per il benessere della nostra anima, sono necessari alla fisiologia del nostro pensiero, Perchè pubblichiamo questi lacerti? Perchè nella nostra rivista possono valere come correttivo alla lima, alla sagona, al volume geometrico. Un'imperfezione, lo scoprirono già i Greci, può rendere più miracoloso il volto di Venere. E io penso che l'abitudine a una strumentazione troppo delicata può perfino indebolire il gusto dell'esattezza. Del resto la natura fabbrica i mostri per riposarsi e noi siamo quasi certi che nel pomo dell'Eden c'era un verme che Eva ingoiò distratta. Le carte di Rotella propongono oltretutto un passatempo. Ognuno può farle più belle. Sono immagini che si consumano a vista d'occhio, che non vogliono ingombrare la nsotra memoria. Una partita giocata tra le tante non deve essere necessariamente una bella partita o una partita vinta.
(da Civiltà delle macchine, settembre-ottobre 1955, anno III, n.5, p. 25)