Lot Essay
"Il dipinto rientra a far parte del catalogo dell'artista. In quest'opera René Paresce riprende lo stesso tema affrontato nei due anni precedenti in dipinti Statua e scale del 1929 conservato al CIMAC, Milano, e La statua, 1930, (rif. catalogo René Paresce, Vicenza 2000, n. 37) e in un'altra variante sempre del 1931.
L'impostazione scenografica è costruita da quinte architettoniche piatte e immobili che Paresce utilizza in questo periodo maturo come sfondo ai suoi dipinti. La citazione classica della statua evidenzia l'adesione di Paresce alla volontà di recupero della tradizione al fianco degli Italiens de Paris coi quali espone assiduamente dal 1928 al 1934.
Emergono nelle opere di questo periodo i tratti personali della pittura di Paresce divenuta più fluida e corposa grazie anche all'influenza di De Chirico, fautore della "necessità di tornare all'antico mestiere del pittore" e di Savinio, con cui Paresce condivide la dimensione onirica e fantastica."
Rachele Ferrario
L'impostazione scenografica è costruita da quinte architettoniche piatte e immobili che Paresce utilizza in questo periodo maturo come sfondo ai suoi dipinti. La citazione classica della statua evidenzia l'adesione di Paresce alla volontà di recupero della tradizione al fianco degli Italiens de Paris coi quali espone assiduamente dal 1928 al 1934.
Emergono nelle opere di questo periodo i tratti personali della pittura di Paresce divenuta più fluida e corposa grazie anche all'influenza di De Chirico, fautore della "necessità di tornare all'antico mestiere del pittore" e di Savinio, con cui Paresce condivide la dimensione onirica e fantastica."
Rachele Ferrario