Renato Birolli (1905-1959)
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Renato Birolli (1905-1959)

Il verde alle cinque terre

Details
Renato Birolli (1905-1959)
Il verde alle cinque terre
firmato e datato Birolli 1958 (in basso a destra); firma, titolo e data Renato Birolli Cinqueterre 1958 (sul retro)
olio su tela
cm 112x145
Eseguito nel 1958
Provenance
Galleria Narciso, Torino
Galleria Mazzoleni, Torino
Literature
R. Birolli, M. Birolli, Z. Birolli, R. Sambonet, Renato Birolli, Milano 1978, cat., p. 320, n. 1958 10 (illustrato)
Exhibited
Berlino, Haus Am Waldsee, Renato Birolli, maggio 1959; poi Mannheim, Städtische Kunsthalle, 27 giugno - 26 luglio 1959; poi Braunschweig, Haus "Salve Hospes" Kunstverein Braunschweig, luglio 1959; poi Darmstadt, Kunstverein Darmstadt, settembre 1959; poi Düsseldorf, Kunstverein für die Rheinlande und Westfalen, ottobre 1959
Genova, Palazzo Reale, Pittura di Renato Birolli, maggio - giugno 1967
Torino, Galleria d'Arte Narciso, L'ultima stagione di Renato Birolli, 10 aprile - 8 maggio 1969, cat., n. 36 (illustrato)
Milano, Palazzo Reale, I pittori italiani dopo il Novecento, 23 dicembre 1969 - 4 gennaio 1970, n. 12 (illustrato)
Ferrara, Palazzo dei Diamanti, Renato Birolli, 17 maggio - 30 luglio 1970; poi Mantova, Galleria Civica d'Arte Moderna, Palazzo Te, 15 settembre - 25 ottobre 1970
Milano, Palazzo della Permanente, Mostra di pittori e scultori che recitano a soggetto, marzo - maggio 1971, cat., p. 24, n. 7 (illustrato)
Torino, Galleria d'Arte Narciso, Renato Birolli, 3 - 30 aprile 1976
La Spezia, Centro Allende, Renato Birolli. Le Cinqueterre, i disegni della Resistenza, luglio - ottobre 1979; poi Manarola, Circolo Curiel; poi Genova, Accademia Linguistica di Belle Arti, cat., (illustati)
Torino, Galleria d'Arte Narciso, Due miti dell'arte astratta in Italia: Birolli, Spazzapan, 14 marzo - 4 aprile 1981
Milano, Palazzo Reale, Renato Birolli, 30 settembre - 12 novembre 1989; poi Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, 14 dicembre 1989 - 4 febbraio 1990; poi Verona, Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti, Galleria dello Scudo, 23 febbraio - 31 marzo 1990, cat., n. 82 (illustrato)
Mantova, B&B Galleria d'Arte Contemporanea, Renato Birolli Anni 50, aprile - maggio 1998, cat., n. XXIII (illustrato)
Sesto Fiorentino, Gruppo Gualdo, Renato Birolli, 16 settembre - 14 ottobre 2001; poi Mantova, Casa del Mantegna, 4 novembre 2001 - 9 dicembre 2001, cat., (illustrato)
Special notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent.

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Lot Essay

"Cercando il violetto. Ho messo uno spessore di terra d'ombra naturale e l'ho velato col viola. Era una muffa di un muro, un paesaggio di valori nascosti. Come quando si cerca per sapere." (R.Birolli 27 dicembre 1958, in "Taccuini")

Il verde alle Cinque Terra costituisce un importante esempio della teoria del colore nella poetica di Renato Birolli. L'opera appartiene a pieno titolo alla celeberrima serie delle tele ispirate alla visione delle Cinque Terre, che vengono ritenute dalla critica e dal più avveduto collezionismo, le opere più raffinate e felici dell'intera produzione dell'artista. Il grande formato di questa tela consente all'artista di affrontare in maniera organica le sue percezioni cromatiche della realtà e sviluppare compiutamente il complesso apparato teorico che le sostiene.
La questione del colore viene affrontata da Birolli non solo nella ricerca pittorica, ma anche negli scritti come nodo teorico fondamentali: "La costruzione dell'immagine è preceduta da un periodo anche lungo (uno, due, tre mesi) durante il quale la progressiva messa a fuoco - in termini cromatici- di un determinato oggetto, coinvolgendo la fisicità dell'"uomo pittore" ne modifica di continuo le abitudini, le possibilità e le capacità percettive. Parafrasando una sua frase in proposito si può dire che non è solo il pittore che guarda i colori, ma sono soprattutto i colori a guardare il pittore.
Da questo rapporto ("Se mi guardo nell'acqua mi trasformo in acqua, sono sciolto in essa" (20" Tacc., 17)- si sviluppa, per mezzo del colore-pigmento, una immagine nuova, mai esistita in precendenza.
Così il colore conferisce all'immagine una qualità che la emancipa dall'equivoco della rappresentazione o del rispecchiamento della natura. Il reale costituisce sempre un punto di riferimento privilegiato che da un lato circoscrive il rischio della decorazione pura, di colori che prendono la mano al pittore, ed assume d'altronde la funzione del trampolino che "consiglia un'idea astratta del colore". Così le immagini nascono direttamente dal colore, attraverso modificazioni dell'occhio che legge e confronta gli oggetti della realtà esterna e gli oggetti della realtà interna ("Abbassando un giallo mi accorsi improvvisamente della presenza del bruno....il bruno e il marrone....non nasceranno da una convenzione di 'aria scura.' Se mai da una nuova accezione di giallo e di rosso in nuovo colore.") Si stabilisce un passaggio continuo, sulla base del colore, dalla riflessione, anche poetica (l'immaginazione, la memoria) alla concreta sperimentazione (il rapporto dei colori con l'occhio, le continue mutazioni del rapporto)."
(A. Negri, Per una lettura del colore in Birolli, Milano 1978, pp. 146-147)