Lot Essay
"Ho sempre sostenuto che i miei lavori avevano una caratteristica di autotest: non erano fatti per ricavare dei dati, ma per emancipare lo spettatore dal suo stato di percezione, rendendolo cosciente di quello che lo riguardava".
Gianni Colombo
Le maglie geometriche e ortogonali dello Spazio elastico non ingabbiano il corpo alla maniera di Giacometti o Bacon, ma definiscono una struttura astratta e flessibile, aperta a numerose possibilità di declinazione, riarticolazione, mutamento. In sostanza divengono il paradigma che registra la trasformazione: un meccanismo deformante e imprevedibile, non meno assurdo o disorientante.
Per questo lo spazio acquisisce la capacità di mostrarci che siamo in esso, trasformando lo spettatore nell'oggetto stesso.
M. Scottini, Gianni Colombo. Il dispositivo dello spazio, in (Gianni Colombo, cat. mostra a Milano, Rotonda di via Besana, febbraio - marzo 2006, p. 7)
Gianni Colombo
Le maglie geometriche e ortogonali dello Spazio elastico non ingabbiano il corpo alla maniera di Giacometti o Bacon, ma definiscono una struttura astratta e flessibile, aperta a numerose possibilità di declinazione, riarticolazione, mutamento. In sostanza divengono il paradigma che registra la trasformazione: un meccanismo deformante e imprevedibile, non meno assurdo o disorientante.
Per questo lo spazio acquisisce la capacità di mostrarci che siamo in esso, trasformando lo spettatore nell'oggetto stesso.
M. Scottini, Gianni Colombo. Il dispositivo dello spazio, in (Gianni Colombo, cat. mostra a Milano, Rotonda di via Besana, febbraio - marzo 2006, p. 7)