Fabio Mauri (1926-2009)
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Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's… Read more
Fabio Mauri (1926-2009)

Cinema a luce solida

Details
Fabio Mauri (1926-2009)
Cinema a luce solida
metacrilato
146 x 21 x 25.5 cm. (elemento bianco)
74.5 x 74.5 x 42 cm. (elemento giallo)
172 x 74.5 x 67.5 cm. (totale)
Realizzata nel 1968
Opera registrata presso lo Studio Fabio Mauri, Roma, n. 210, come da autentica n. 7/2021

'SOLID LIGHT CINEMA'; METHACRYLATE

L'opera non richiede Attestato di Libera Circolazione al fine della sua esportazione.
This work does not require an Export License.
Provenance
Acquisita direttamente dall'artista dall'attuale proprietario
Exhibited
Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Fabio Mauri, Opere e azioni 1954-1994, 1994, cat., p. 108 (altro esemplare illustrato, in foto storica)
Borgo Medievale di Castelbasso, Palazzo De Sanctis, Fondazione Malvina Menegaz, Fabio Mauri 1968-1978, 2018, cat., pp. 60-61 (illustrata)
Special notice
Artist's Resale Right ("Droit de Suite"). Artist's Resale Right Regulations 2006 apply to this lot, the buyer agrees to pay us an amount equal to the resale royalty provided for in those Regulations, and we undertake to the buyer to pay such amount to the artist's collection agent. Lotto soggetto a Diritto di Seguito. Secondo le regolamentazioni del 2006 il Diritto di Seguito è applicabile a questo lotto, il compratore acconsente a pagare a noi un importo pari a quello che regolamentazioni prevedono, e noi ci impegniamo nei confronti dell’acquirente a versare tale importo all’agente di riscossione dell’artista.
Further details
'L'artista materializza il concetto di proiezione, dando un corpo solido alla luce. Questa convinzione parte dall'idea che tutte le componenti dell'esistenza siano reali, compreso il pensiero. La fisicità della proiezione è qualcosa che introduce plasticamente il successivo svolgimento dell'opera nella riflessione cinematica su lo Schermo e le Proiezioni. È la metafora di un sistema reale del rapporto tra mente e mondo, tra memoria delle cose e loro riconoscibilità ed evoluzione'
DORA ACETO

'The artist materialises the concept of projection, giving a solid body to light. This conviction stems from the idea that all components of existence are real, including thought. The physicality of the projection is something that plastically introduces the successive unfolding of the work in the cinematic reflection on the Screen and the Projections. It is the metaphor of an actual system of relationship between mind and world, between memory of things and their recognisability and evolution'

Brought to you by

Elena Zaccarelli
Elena Zaccarelli Senior Specialist, Head of Sale, Milan

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