Tosti, Francesco Paolo (1846-1916) - Popolarissimo compositore e didatta alla moda: fu maestro di musica di casa Savoia (sua allieva fu anche la Regina Margherita), e poi della famiglia reale inglese, dalla quale ottenne il titolo di Sir. Amico e sodale di Gabriele D'Annunzio, mise in musica parecchie Romanze su testo del giovane Immaginifico: per le quali è passato alla storia. Influente esponente della comunità italiana a Londra, è da qui infatti che si rivolge con due lunghe lettere all'amico editore Giulio Ricordi (le lettere sono su carta intestata 12, MANDEVILLE PLACE. W.) La prima lettera, addirittura di otto pp. piene in-8 picc., scritte in ordinatissima grafia e inchiostro rosso, è datata 12. Dec. 88: Tosti vi appare esercitare un insistito e a tratti polemico expertise sulla conduzione della filiale londinese di Casa Ricordi (favore evidentemente richiestogli dal titolare), e poi accompagna l'invio di una canzonetta promessa. Abile affarista che ben sa come andassero le cose a quei tempi, precisa subito: a questo proposito tendo e prevenirti che le parole sono di Fontana da me comprate... Non trovai necessario farmi fare una ricevuta del prezzo pagato. Ti accludo qui l'originale delle parole. Falle custodire. La seconda lettera è di tre pp., ed è datata 26 aprile 1903. E' una lettera, abbastanza sincera, di condoglianze per il lutto subito dal figlio di Giulio Ricordi, Tito: Che colpo terribile, che strazio, pel povero Tito, per tutti voi altri! Che dirti! Che piangiamo la povera creatura che la morte vi ha così crudelmente rapita!... e immagino tutte le tue sofferenze all'atroce scoperta degli impiegati infedeli!... Se credi che un cambiamento d'ambiente possa fare un po' di bene a Tito, mandalo da noi.... (2)

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Tosti, Francesco Paolo (1846-1916) - Popolarissimo compositore e didatta alla moda: fu maestro di musica di casa Savoia (sua allieva fu anche la Regina Margherita), e poi della famiglia reale inglese, dalla quale ottenne il titolo di Sir. Amico e sodale di Gabriele D'Annunzio, mise in musica parecchie Romanze su testo del giovane Immaginifico: per le quali è passato alla storia. Influente esponente della comunità italiana a Londra, è da qui infatti che si rivolge con due lunghe lettere all'amico editore Giulio Ricordi (le lettere sono su carta intestata 12, MANDEVILLE PLACE. W.) La prima lettera, addirittura di otto pp. piene in-8 picc., scritte in ordinatissima grafia e inchiostro rosso, è datata 12. Dec. 88: Tosti vi appare esercitare un insistito e a tratti polemico expertise sulla conduzione della filiale londinese di Casa Ricordi (favore evidentemente richiestogli dal titolare), e poi accompagna l'invio di una canzonetta promessa. Abile affarista che ben sa come andassero le cose a quei tempi, precisa subito: a questo proposito tendo e prevenirti che le parole sono di Fontana da me comprate... Non trovai necessario farmi fare una ricevuta del prezzo pagato. Ti accludo qui l'originale delle parole. Falle custodire. La seconda lettera è di tre pp., ed è datata 26 aprile 1903. E' una lettera, abbastanza sincera, di condoglianze per il lutto subito dal figlio di Giulio Ricordi, Tito: Che colpo terribile, che strazio, pel povero Tito, per tutti voi altri! Che dirti! Che piangiamo la povera creatura che la morte vi ha così crudelmente rapita!... e immagino tutte le tue sofferenze all'atroce scoperta degli impiegati infedeli!... Se credi che un cambiamento d'ambiente possa fare un po' di bene a Tito, mandalo da noi.... (2)