CANOVA, ANTONIO - BELLA LETTERA AUTOGRAFA FIRMATA ALL'AMICO CARISSIMO ARRIGO ARRIGONI DI VALDOBBIADENE, UNA P. IN-8 GR. CON INDIRIZZO A. E TRACCIA DI SIGILLO IN PIEGO. ROMA 18 GENARO 1810. L'ARGOMENTO è QUELLO APPARENTEMENTE PIù TRITO: IL TEMPO (METEREOLOGICAMENTE INTESO). MA, SE L'AMMIRAZIONE PER L'AUTORE NON VELA LA COMPRENSIONE DEL TESTO, GLI ACCENTI CON I QUALI IL GENIO DEL NEOCLASSICISMO PARLA DI INVERNO E PRIMAVERA ASSUMONO UN QUASI TRASPARENTE SOVRASENSO SIMBOLICO: NON POSSO DIRVI CHE GODIAMO UNA BUONA SALUTE: E DI LUIGIA, CHE IL TIMORE DI PERDERLA NON CI ABBANDONA MAI. E' VERO, CHE L'INVERNO è PERFIDO, MA QUESTA SORTA DI MALATTIE LUNGHE E FORTI, FANNO DE' BRUTTI SCHERZI... SPERIAMO ANCORA. NON VEGGO L'ORA CHE TORNI PRIMAVERA, STAGIONE DECISIVA.... COME UNO SQUARCIO NELL'OMBRA: SEMPRE IN AGGUATO, DEL RESTO, SOTTO IL MARMOREO SCHERMO PERLUCIDO DELLA SUA LUCE ASSOLUTA.