CAVALLO CON MANTO ROSSO

IL CAVALLO è SENZA DUBBIO UNO DEI TEMI PITTORICI E GRAFICI PIù TRATTATI E AMATI DA DE CHIRICO. NE HA DIPINTI SICURAMENTE PIù DI UN MIGLIAIO, IL PRIMO CONOSCIUTO E PITTORICAMENTE VALIDO RISALE AL 1920 CIRCA. CAVALLI RAMPANTI, SCALCIANTI, IRREQUIETI, ORA STATICI, COME IN POSA DAVANTI ALL'ARTISTA CHE LI STA RITRAENDO, ORA SOLI, IN COPPIA, O ACCANTO AD EROI MITOLOGICI, ORA STILIZZATI O SOLTANTO PRETESTO PER GIOCHI PITTORICI. DE CHIRICO, D'ACCORDO CON L'IDEOLOGIA METAFISICA DI WEININGER, ISTITUISCE UN RAPPORTO TRA IL CAVALLO E LA FOLLIA E TRA IL CAVALLO E IL GENIO ARTISTICO, CHE WEININGER ESEMPLIFICAVA CON NIETZSCHE.
UN SENSO DI NOSTALGICA EVOCAZIONE DEL PASSATO RISALTAVA NEI DIPINTI AMBIENTATI IN SPIAGGE DESERTE COSPARSE DI ROVINE, DA UN LATO LA FOLLIA E LA VITALITà DELL'ESISTENZA, IMPERSONATE NELLA FIGURA DEL CAVALLO, DALL'ALTRO IL MORIRE DEL TEMPO CHE TRAVOLGE TUTTE LE MEMORIE E LE FA DIVENTARE ROVINA.