ROSE, PEONIE, CAMPANULE E ALTRI FIORI IN UN FASCIO RACCHIUSO DA UN NASTRO ROSSO, CON FAVE E MANDORLE EN PLEIN AIR PESCHE SU UN'ALZATINA, CILIEGIE, PERE, CARCIOFI, PRUGNE E MELE IN UN CESTO EN PLEIN AIR

L'ATTIVITà DEL PITTORE ANONIMO CONVENZIONALMENTE CHIAMATO PSEUDO FARDELLA è OGGETTO DI UNA COMPLESSA VICENDA CRITICA, ULTIMAMENTE RIASSUNTA ED AMPLIATA DA G. GIRILLO E G. GODI, LE NATURE MORTE DEL "PITTORE DI CARLO TORRE" (PSEUDO FARDELLA) NELLA LOMBARDIA DEL SECONDO SEICENTO, PARMA, 1996). I DUE STUDIOSI RESPINGONO LA TRADIZIONALE ASSIMILAZIONE DELLO PSEUDO FARDELLA ALL'AMBIENTE TOSCANO, E DIMOSTRANO LA SUA PERTINENZA ALLA CULTURA FIGURATIVA LOMBARDA DELLA SECONDA METà DEL SEICENTO. LE DUE OPERE QUI IN DISCUSSIONE MOSTRANO RAPPORTI CON LA GAMMA CROMATICA E CON I MODI DI IMPAGINAZIONE DI SIMONE DEL TINTORE, MA L'APERTURA DI PAESAGGIO PRESENTE NEL PRIMO DEI DUE DIPINTI NEL LOTTO SEMBRA SPOSTARNE PIù AVANTI LA DATAZIONE. PER UN CONFRONTO TRA LE OPERE QUI OFFERTE E QUELLE PUBBLICATE DA G. CIRILLO E G. GODI, OP.CIT., CF. ALMENO QUELLE A MILANO, COLLEZIONE PRIVATA, (TAVV.21-23), E IN ALTRE UBICAZIONI (TAVV.24-32). SIAMO GRATI AL PROFESSOR GIOVANNI GODI PER AVERCI CONFERMATO LA PERTINENZA DEL DIPINTO AD UN PITTORE VICINO ALLO PSEUDO FARDELLA.