VARANO, ALFONSO (1705-1788). MAGNIFICO INSIEME DI AUTOGRAFI DEL GRANDE SCRITTORE FERRARESE, A LUNGO NEGLETTO E POI "RISCOPERTO", NEGLI ANNI SESSANTA DI QUESTO SECOLO, COME PIù PURO E RADICALE RAPPRESENTANTE DEL GUSTO CHE, CON QUALCHE EQUIVOCO, è STATO DEFINITO "PREROMANTICO". IL GUSTO RAPINOSO PER L'ANALOGIA, LA FANTASTICA CONCENTRAZIONE SINTATTICA E LESSICALE, LA RICCHEZZA STRABORDANTE E SPESSO FRANCAMENTE ECCESSIVA DELLE IMMAGINI FANNO DELLE SUE DODICI VISIONI IN "DANTESCHE" TERZINE DI ENDECASILLABI, COMPOSTE TRA IL 1749 E IL 1766 MA LIMATE POI SINO AL TERMINE DEI SUOI GIORNI, UNO DEGLI ASSOLUTI CAPOLAVORI DELLA POESIA DEL SETTECENTO (COME GIà VIDE, NELLA GENERAZIONE SEGUENTE, IL GUSTO SICURO DI VINCENZO MONTI, SUO CALOROSO E A LUNGO ISOLATO ESTIMATORE): ESPLICITO CORRISPETTIVO "CREATIVO" DEL RINNOVATO "CULTO" DI DANTE CHE CONNOTò, PUR TRA MILLE CONTRADDIZIONI E DISINVOLTE APPROPRIAZIONI, LA TEMPERIE LETTERARIA ITALIANA DELLA METà DEL SETTECENTO, NELL'ETà DI GIAMBATTISTA VICO E DI GASPARE GOZZI. NOTEVOLE, E RECENTEMENTE MOLTO STUDIATA, è ANCHE LA PRODUZIONE DRAMMATURGICA DEL VARANO, CHE TROVA NEL GIOVANNI DI GISCALA, DEL '54, IL SUO TITOLO PIù FORTUNATO. GUSTO PER PROSOPOPEE TITANICHE E PASSIONE DECLAMATORIA NEI MONOLOGHI FANNO PRESENTIRE L'APPARIZIONE CLAMOROSA DI VITTORIO ALFIERI. SPICCA, NELL'INSIEME QUI PRESENTATO, IL MAGNIFICO AUTOGRAFO DI UNA DELLE VISIONI PIù CELEBRATE, QUELLA QUI INTITOLATA VANITà DELLA BELLEZZA TERRENA PER LA MORTE D'AMANNARI, BRULICANTE DI IMMAGINI MACABRE E NEOBAROCCHE CHE PREFIGURANO IL GUSTO OSSIANICO A VENIRE (24 PAGINE 4O FITTE DI CORREZIONI E RIPENSAMENTI - COME RECA IN CALCE AL FRONTESPIZIO AUTOGRAFO UNA MANO SUCCESSIVA: "AUTOGRAFO CON MOLTISSIME VARIANTI I". SI TRATTA DI QUELLO CHE PARE UN "PRIMO GETTO" ORDINATO, COME INDICA ANCHE IL RIPENSAMENTO AL TITOLO (C.2), DI STRAORDINARIO FASCINO. E' PRESENTE PURE L'AUTOGRAFO COMPLETO DELLA CITATA TRAGEDIA GIOVANNI DI GISCALA (COME RECA LA SCRITTA AL PIATTO SUPERIORE DELLA ROZZA LEGATURA COEVA, MENTRE AL FRONTESPIZIO - NON AUTOGRAFO, TUTTAVIA - FIGURA IL TITOLO GIOVANNI TIRANNO DEL TEMPIO DI GERUSALEMME). SI TRATTA DI UN FASCICOLO DI 66 CARTE 4O, CHE INTEGRA ANCHE 25 CC. IN FORMA DI FOGLI VOLANTI. IL MANOSCRITTO è IN QUESTO CASO PREPARATO PER LA STAMPA (COLONNA DESTRA LASCIATA IN BIANCO), ANCHE SE NON MANCANO NEPPURE QUI FITTE CORREZIONI E RIPENSAMENTI ANCHE DI GRANDE IMPORTANZA. E' PURE PRESENTE UN MANOSCRITTO, NON AUTOGRAFO MA COEVO, CON CORREZIONI AUTOGRAFE DELL'AUTORE (ULTIMA COPIA PRIMA DELLA STAMPA, SI DIREBBE), DELLE ECLOGHE VARANIANE LA CONTESA, GLI AUGURI E GL'INDOVINAMENTI E L'INCANTESIMO: SI TRATTA DI UN FASCICOLO DI 17 CARTE 4O. OPERE MINORI, D'OCCASIONE (PUBBLICATE NELLA SILLOGE RIME GIOVANILI, PASTORALI ECC., PARMA 1789, I, PP. 158-189). ALL'INSIEME DELLE CARTE VARANIANE SI AGGIUNGONO POI IMPORTANTI AUTOGRAFI DI ALTRI SCRITTORI IN CORRISPONDENZA CON VARANO O SUOI FAMIGLIARI. E' IL CASO DELLE 13 LETTERE AUTOGRAFE FIRMATE (COMPRESE TRA IL 1789 E IL 1791) INDIRIZZATE A DONNA MADDALENA VERANO DA GIROLAMO BARUFFALDI JUNIORE (1740-1816), CHE ALLEGA ANCHE IL MANOSCRITTO AUTOGRAFO DI UN SUO SONETTO SCRITTO IN EXTREMIS (29 NOV. 1816), NONCHé DEI VERSI AUTOGRAFI INDIRIZZATI 'AL DIVINO POETA M. D. ALFONSO VARANO DI CAMENIO' DA CARLO INNOCENZO FRUGONI (1792-1868), CAPITOLO IN TERZA RIMA (CHE DUNQUE OMAGGIA ANCHE PER LA METRICA IL SUO DESTINATARIO) PROBABILMENTE INEDITO NELLA SUA INTEGRITà (UNA PARTE FIGURA NELLA GIà CITATA SILLOGE RIME GIOVANILI, PASTORALI ECC., I, 452 SGG.), DI UNO DEI MASSIMI POETI ITALIANI DEL TEMPO, GRANDE ARTEFICE DELL'ENDECASILLABO SCIOLTO (TRE PAGINE 4O). BELLISSIMO INSIEME, UN VERO SPACCATO DELLA NOSTRA MIGLIORE LETTERATURA SETTECENTESCA.