D'ANNUNZIO, GABRIELE. INSIEME DI MANOSCRITTI AUTOGRAFI DI GRANDE FASCINO. LETIZIA DE FELICI, RICAMATRICE E TESSITRICE COME ALTRI SUOI FAMIGLIARI, ABITAVA NEI PRESSI DEL BUON RETIRO DELL'IMMAGINIFICO, A GARDONE. IL COMANDANTE LA CONOSCEVA DAI TEMPI DI FIUME, MA FU NEL PERIODO TRA IL 1922 AL 1934 CHE I DUE SI FREQUENTARONO PIù ASSIDUAMENTE. FU UN RAPPORTO SOGGETTO A CONTINUE, BRUSCHE INTERRUZIONI (PER LA PRESENZA, PUR'ESSA D'ALTRA PARTE ALTALENANTE, DELL'"UFFICIALE" LUISA BACCARA, MA ANCHE PER LE INCOSTANTI ACCENSIONI DEL VATE NON SOLO PER LA DONNA MA ANCHE PER LA PRINCIPALE RESPONSABILE DEL SUO GUARDAROBA: SICCHé, QUANDO IL BUDGET DEL VITTORIALE SI RESTRINGEVA, I RAPPORTI, PUR SEMPRE OCCASIONALI, TRA IL COMANDANTE E LA SUA INFIAMMATA RICAMATRICE, SI DIRADAVANO BRUSCAMENTE). MA, NEI PERIODI DI RECIPROCO DILETTO, FU UN RAPPORTO STRETTISSIMO: QUASI SIMBIOTICO. QUI, OLTRE A CENTINAIA DI BUSTE AUTOGRAFE RECANTI I FANTASIOSI SOPRANNOMI DELLA DONNA, NEL BLASFEMO GERGO "FRANCESCANO" DEL D'ANNUNZIO TARDO ('SUORA PECCHIA', CON INNUMEREVOLI VARIAZIONI, ERA IL PIù GETTONATO), SONO PRESENTI CURIOSI MESSAGGI AUTOGRAFI, SU PICCOLI E IRREGOLARI FRAMMENTI CARTACEI DI VARIO COLORE, DEL VATE ALLA SUA ATTENDENTE-AMANTE-AIUTANTE, SPESSO CON ISTRUZIONI ELEMENTARI DI MINIMO CODICE DOMESTICO, TALVOLTA INVECE CON IL TESTO DA TRASMETTERE PER TELEGRAMMA A CORRISPONDENTI ANCHE IMPORTANTI. IN 57 CASI, QUESTI MESSAGGI, CORREDATI O MENO DI DATA, ASSURGONO ALLO STATUS DI VERA E PROPRIA MISSIVA. INTERESSANTE POI UNA PICCOLA RACCOLTA DI 48 LETTERE AUTOGRAFE FIRMATE INDIRIZZATE A LETIZIA DE FELICI, ANCHE DOPO LA SCOMPARSA DI D'ANNUNZIO, DA VARI PERSONAGGI DELL'ENTOURAGE (COME A ESEMPIO LA BACCARA, CHE ERA A CONOSCENZA DELLE "DISTRAZIONI" DELL'ILLUSTRE AMANTE E CHE CON LETIZIA, COME ANCHE IN ALTRI NOTI CASI, MOSTRA UN COMMENDEVOLE FAIR PLAY). SONO PRESENTI, INOLTRE, UN CURIOSO MANOSCRITTO AUTOGRAFO DI LETIZIA, UNA VISITA IN CASA D'ANNUNZIO, E QUALCHE BEL FACSIMILE DI AUTOGRAFO DANNUNZIANO (ERA COME è NOTO LO STESSO D'ANNUNZIO, INNAMORATO DELLA PROPRIA GRAFIA, A COMMISSIONARLI A TIPOGRAFI DI GRANDE PERIZIA TECNICA, A USO E CONSUMO PROPRIO E DELLE PERSONE PIù CARE; SI TRATTA SPESSO DI GRANDI RARITà; SPICCA PER IMPORTANZA E BELLEZZA QUELLO DEL COSIDDETTO PATTO MARINO, REDATTO DAL VATE NEL 1923 PER CONTO DEI LAVORATORI DEL MARE DEI PORTI DI GENOVA E TRIESTE; QUESTO FACSIMILE RECA, AL CONTROFRONTESPIZIO, LA DEDICA AUTOGRAFA FIRMATA DI D'ANNUNZIO 'A SUORA PECCHIA QUESTO "PATTO" CHE LE COSTA TANTI PASSI E TANTA VOCE'). BELLISSIMO E CURIOSO INSIEME.

D'ANNUNZIO, GABRIELE. INSIEME DI MANOSCRITTI AUTOGRAFI DI GRANDE FASCINO. LETIZIA DE FELICI, RICAMATRICE E TESSITRICE COME ALTRI SUOI FAMIGLIARI, ABITAVA NEI PRESSI DEL BUON RETIRO DELL'IMMAGINIFICO, A GARDONE. IL COMANDANTE LA CONOSCEVA DAI TEMPI DI FIUME, MA FU NEL PERIODO TRA IL 1922 AL 1934 CHE I DUE SI FREQUENTARONO PIù ASSIDUAMENTE. FU UN RAPPORTO SOGGETTO A CONTINUE, BRUSCHE INTERRUZIONI (PER LA PRESENZA, PUR'ESSA D'ALTRA PARTE ALTALENANTE, DELL'"UFFICIALE" LUISA BACCARA, MA ANCHE PER LE INCOSTANTI ACCENSIONI DEL VATE NON SOLO PER LA DONNA MA ANCHE PER LA PRINCIPALE RESPONSABILE DEL SUO GUARDAROBA: SICCHé, QUANDO IL BUDGET DEL VITTORIALE SI RESTRINGEVA, I RAPPORTI, PUR SEMPRE OCCASIONALI, TRA IL COMANDANTE E LA SUA INFIAMMATA RICAMATRICE, SI DIRADAVANO BRUSCAMENTE). MA, NEI PERIODI DI RECIPROCO DILETTO, FU UN RAPPORTO STRETTISSIMO: QUASI SIMBIOTICO. QUI, OLTRE A CENTINAIA DI BUSTE AUTOGRAFE RECANTI I FANTASIOSI SOPRANNOMI DELLA DONNA, NEL BLASFEMO GERGO "FRANCESCANO" DEL D'ANNUNZIO TARDO ('SUORA PECCHIA', CON INNUMEREVOLI VARIAZIONI, ERA IL PIù GETTONATO), SONO PRESENTI CURIOSI MESSAGGI AUTOGRAFI, SU PICCOLI E IRREGOLARI FRAMMENTI CARTACEI DI VARIO COLORE, DEL VATE ALLA SUA ATTENDENTE-AMANTE-AIUTANTE, SPESSO CON ISTRUZIONI ELEMENTARI DI MINIMO CODICE DOMESTICO, TALVOLTA INVECE CON IL TESTO DA TRASMETTERE PER TELEGRAMMA A CORRISPONDENTI ANCHE IMPORTANTI. IN 57 CASI, QUESTI MESSAGGI, CORREDATI O MENO DI DATA, ASSURGONO ALLO STATUS DI VERA E PROPRIA MISSIVA. INTERESSANTE POI UNA PICCOLA RACCOLTA DI 48 LETTERE AUTOGRAFE FIRMATE INDIRIZZATE A LETIZIA DE FELICI, ANCHE DOPO LA SCOMPARSA DI D'ANNUNZIO, DA VARI PERSONAGGI DELL'ENTOURAGE (COME A ESEMPIO LA BACCARA, CHE ERA A CONOSCENZA DELLE "DISTRAZIONI" DELL'ILLUSTRE AMANTE E CHE CON LETIZIA, COME ANCHE IN ALTRI NOTI CASI, MOSTRA UN COMMENDEVOLE FAIR PLAY). SONO PRESENTI, INOLTRE, UN CURIOSO MANOSCRITTO AUTOGRAFO DI LETIZIA, UNA VISITA IN CASA D'ANNUNZIO, E QUALCHE BEL FACSIMILE DI AUTOGRAFO DANNUNZIANO (ERA COME è NOTO LO STESSO D'ANNUNZIO, INNAMORATO DELLA PROPRIA GRAFIA, A COMMISSIONARLI A TIPOGRAFI DI GRANDE PERIZIA TECNICA, A USO E CONSUMO PROPRIO E DELLE PERSONE PIù CARE; SI TRATTA SPESSO DI GRANDI RARITà; SPICCA PER IMPORTANZA E BELLEZZA QUELLO DEL COSIDDETTO PATTO MARINO, REDATTO DAL VATE NEL 1923 PER CONTO DEI LAVORATORI DEL MARE DEI PORTI DI GENOVA E TRIESTE; QUESTO FACSIMILE RECA, AL CONTROFRONTESPIZIO, LA DEDICA AUTOGRAFA FIRMATA DI D'ANNUNZIO 'A SUORA PECCHIA QUESTO "PATTO" CHE LE COSTA TANTI PASSI E TANTA VOCE'). BELLISSIMO E CURIOSO INSIEME.

Details

D'ANNUNZIO, GABRIELE. INSIEME DI MANOSCRITTI AUTOGRAFI DI GRANDE FASCINO. LETIZIA DE FELICI, RICAMATRICE E TESSITRICE COME ALTRI SUOI FAMIGLIARI, ABITAVA NEI PRESSI DEL BUON RETIRO DELL'IMMAGINIFICO, A GARDONE. IL COMANDANTE LA CONOSCEVA DAI TEMPI DI FIUME, MA FU NEL PERIODO TRA IL 1922 AL 1934 CHE I DUE SI FREQUENTARONO PIù ASSIDUAMENTE. FU UN RAPPORTO SOGGETTO A CONTINUE, BRUSCHE INTERRUZIONI (PER LA PRESENZA, PUR'ESSA D'ALTRA PARTE ALTALENANTE, DELL'"UFFICIALE" LUISA BACCARA, MA ANCHE PER LE INCOSTANTI ACCENSIONI DEL VATE NON SOLO PER LA DONNA MA ANCHE PER LA PRINCIPALE RESPONSABILE DEL SUO GUARDAROBA: SICCHé, QUANDO IL BUDGET DEL VITTORIALE SI RESTRINGEVA, I RAPPORTI, PUR SEMPRE OCCASIONALI, TRA IL COMANDANTE E LA SUA INFIAMMATA RICAMATRICE, SI DIRADAVANO BRUSCAMENTE). MA, NEI PERIODI DI RECIPROCO DILETTO, FU UN RAPPORTO STRETTISSIMO: QUASI SIMBIOTICO. QUI, OLTRE A CENTINAIA DI BUSTE AUTOGRAFE RECANTI I FANTASIOSI SOPRANNOMI DELLA DONNA, NEL BLASFEMO GERGO "FRANCESCANO" DEL D'ANNUNZIO TARDO ('SUORA PECCHIA', CON INNUMEREVOLI VARIAZIONI, ERA IL PIù GETTONATO), SONO PRESENTI CURIOSI MESSAGGI AUTOGRAFI, SU PICCOLI E IRREGOLARI FRAMMENTI CARTACEI DI VARIO COLORE, DEL VATE ALLA SUA ATTENDENTE-AMANTE-AIUTANTE, SPESSO CON ISTRUZIONI ELEMENTARI DI MINIMO CODICE DOMESTICO, TALVOLTA INVECE CON IL TESTO DA TRASMETTERE PER TELEGRAMMA A CORRISPONDENTI ANCHE IMPORTANTI. IN 57 CASI, QUESTI MESSAGGI, CORREDATI O MENO DI DATA, ASSURGONO ALLO STATUS DI VERA E PROPRIA MISSIVA. INTERESSANTE POI UNA PICCOLA RACCOLTA DI 48 LETTERE AUTOGRAFE FIRMATE INDIRIZZATE A LETIZIA DE FELICI, ANCHE DOPO LA SCOMPARSA DI D'ANNUNZIO, DA VARI PERSONAGGI DELL'ENTOURAGE (COME A ESEMPIO LA BACCARA, CHE ERA A CONOSCENZA DELLE "DISTRAZIONI" DELL'ILLUSTRE AMANTE E CHE CON LETIZIA, COME ANCHE IN ALTRI NOTI CASI, MOSTRA UN COMMENDEVOLE FAIR PLAY). SONO PRESENTI, INOLTRE, UN CURIOSO MANOSCRITTO AUTOGRAFO DI LETIZIA, UNA VISITA IN CASA D'ANNUNZIO, E QUALCHE BEL FACSIMILE DI AUTOGRAFO DANNUNZIANO (ERA COME è NOTO LO STESSO D'ANNUNZIO, INNAMORATO DELLA PROPRIA GRAFIA, A COMMISSIONARLI A TIPOGRAFI DI GRANDE PERIZIA TECNICA, A USO E CONSUMO PROPRIO E DELLE PERSONE PIù CARE; SI TRATTA SPESSO DI GRANDI RARITà; SPICCA PER IMPORTANZA E BELLEZZA QUELLO DEL COSIDDETTO PATTO MARINO, REDATTO DAL VATE NEL 1923 PER CONTO DEI LAVORATORI DEL MARE DEI PORTI DI GENOVA E TRIESTE; QUESTO FACSIMILE RECA, AL CONTROFRONTESPIZIO, LA DEDICA AUTOGRAFA FIRMATA DI D'ANNUNZIO 'A SUORA PECCHIA QUESTO "PATTO" CHE LE COSTA TANTI PASSI E TANTA VOCE'). BELLISSIMO E CURIOSO INSIEME.