PASCOLI, Giovanni (1855-1912). Bella lettera autografa firmata, s.d., tre pagine 8o, a un sacerdote al quale ha affidato i progetti per la ristrutturazione della 'topaia' (certo una propriet della famiglia): 'Lei sa che non aspiro che ad avere il mio sacellum nella casa liquidamente mia; nella quale e presso il quale trascorrere, se si potr, qualche anno di serena vecchiaia, e serenamente, tra i miei cari morti, solcare il gran forse, che non pu essere temibile a chi ricorda i suoi amati che l'hanno gi valicato. Morte, assai dolce ti tengo!' Unite, due lettere di persone vicine al poeta, l'amico Sampaolo e la mitica sorella Mari. Che si mostra - e siamo nel '24 - alquanto sedegnata per il gran scorrere d'inchiostro che, sul fratello, non accenna ad arrestarsi: 'Tutti vogliono dire la loro secondo il loro cervello e non si curano d'altro. Verit? Bugia? Che importa a loro? Non pu Giovannino approvare o smentire' (due pagine 8o). (3)

細節
PASCOLI, Giovanni (1855-1912). Bella lettera autografa firmata, s.d., tre pagine 8o, a un sacerdote al quale ha affidato i progetti per la ristrutturazione della 'topaia' (certo una propriet della famiglia): 'Lei sa che non aspiro che ad avere il mio sacellum nella casa liquidamente mia; nella quale e presso il quale trascorrere, se si potr, qualche anno di serena vecchiaia, e serenamente, tra i miei cari morti, solcare il gran forse, che non pu essere temibile a chi ricorda i suoi amati che l'hanno gi valicato. Morte, assai dolce ti tengo!' Unite, due lettere di persone vicine al poeta, l'amico Sampaolo e la mitica sorella Mari. Che si mostra - e siamo nel '24 - alquanto sedegnata per il gran scorrere d'inchiostro che, sul fratello, non accenna ad arrestarsi: 'Tutti vogliono dire la loro secondo il loro cervello e non si curano d'altro. Verit? Bugia? Che importa a loro? Non pu Giovannino approvare o smentire' (due pagine 8o). (3)