COLONNA, Francesco. Hypnerotomachia di Poliphilo. Eredi di Aldo 1545. 2 (mm 300x195), 234 cc. Carattere: Romano, Greco, Ebraico. 172 xilografie, di cui due a tutta pagina (restauro marginale a c.*4 e a1, piccolo strappo in b1 e in e1 ad interessare la tavola, lievissimi fori di tarlo al margine inferiore di alcune cc., restauro al margine superiore delle ultime 6 cc.)
COLONNA, Francesco. Hypnerotomachia di Poliphilo. Eredi di Aldo 1545. 2 (mm 300x195), 234 cc. Carattere: Romano, Greco, Ebraico. 172 xilografie, di cui due a tutta pagina (restauro marginale a c.*4 e a1, piccolo strappo in b1 e in e1 ad interessare la tavola, lievissimi fori di tarlo al margine inferiore di alcune cc., restauro al margine superiore delle ultime 6 cc.)

Details
COLONNA, Francesco. Hypnerotomachia di Poliphilo. Eredi di Aldo 1545. 2 (mm 300x195), 234 cc. Carattere: Romano, Greco, Ebraico. 172 xilografie, di cui due a tutta pagina (restauro marginale a c.*4 e a1, piccolo strappo in b1 e in e1 ad interessare la tavola, lievissimi fori di tarlo al margine inferiore di alcune cc., restauro al margine superiore delle ultime 6 cc.)

Legatura moderna in tutta pelle marrone., ai piatti titolo, cornice con aldi agli angoli e una placca centrale, dorso a sette nervi decorato con ferri impressi a freddo e filetti in oro, tagli colorati in rosso. Provenienza: nota di possesso sul frontespizio, non leggibile ("Andrea...").
BELLA COPIA della seconda e unica edizione aldina del Polifilo, il libro figurato pi importante del Rinascimento e uno dei libri in assoluto pi belli mai impressi. Francesco Colonna narra la storia di un amore sensuale e divino, sogno evanescente di un'impossibile conciliazione tra terra e cielo all'insegna di un neoplatonismo rivisitato. Capolavoro dell'arte tipografica, di recente rivalutato anche dal punto di vista testuale come esempio umanistico di pastiche linguistico pre-bembiano. Paolo Manuzio lo stamper in accoppiata ad un altra illustre edizione, sempre in elegante in folio, (il Cortegiano di Castiglione), indicando un potenziale pubblico di collezionisti che gi a met Cinquecento richiedevano i "capolavori" della tipografia aldina. Renouard 133/14.