MASCAGNI, Pietro. Due bellissime lettere autografe firmate del compositore alla moglie Lina. La prima, su bella carta intestata dell'HOTEL CONTINENTAL, Wien, den 22 Settembre 1892, quattro pagine piene 8o, in occasione della conduzione a Vienna dell'Amico Fritz, ed caldissima di intimit, sollecitudine, preoccupazioni famigliari: "Mia Cara Lina, io non capisco pi niente, mi pare di diventare pazzo. Scrivo tutti i giorni, telegrafo tutti i giorni. Mi fai memoria che sei sanza danari, ed io ti faccio subito una assicurata. Ti prego di essere calma, quieta, buona. Ti faccio capire che era necessaria la mia venuta a Vienna. Ti scongiuro a credere che io non penso che a te, alla mia famiglia; e tu mi tieni cos sulle spine. - E mi scrivi quella letteraccia, ed ora mi fai quel bel telegramma!?- ma perch? - Cosa ho mai fatto per essere cos maltrattato? - [...] Ah! Credi che io mi diverta? Che me la spassi? - Credi, forse, alle chiacchiere maligne dei giornali italiani? [...] Telegrafami le notizie dei bambini. Telegrafami per calmarmi. Chiss stasera come diriger il Fritz. Jersera mi sentii un poco male, ma una cosa da niente [...] tu abbiti un abbraccione da VOSTRO Pietro (Se mi dai un'altra volta del voi, io ti do del Lei!)". Nella seconda lettera, Mascagni ormai un uomo maturo (Roma, 27 Luglio 1914, quattro pagine fitte 4o), e maturato anche il rapporto con Lina; ma non venuto meno il calore della relazione. Dopo una serie di interessanti notizie sulla conduzione mascagnana dell'Aida (c' uno scandalo derivante dalla falsificazione dei biglietti, e dal sovraffollamento conseguente della sala), Mascagni si sofferma ravvicinatamente sui progetti per l'immediato futuro: c' un villino nuovo, a Livorno, quasi ultimato, ma i problemi pratici: "Se poi non vuoi andare a Livorno, decidi pure differentemente; lo scopo mio di toglierti al pi presto da Milano, perch tu hai bisogno di cambiare aria immediatamente. Hai capito?... Si tratta della tua salute!" (2)

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MASCAGNI, Pietro. Due bellissime lettere autografe firmate del compositore alla moglie Lina. La prima, su bella carta intestata dell'HOTEL CONTINENTAL, Wien, den 22 Settembre 1892, quattro pagine piene 8o, in occasione della conduzione a Vienna dell'Amico Fritz, ed caldissima di intimit, sollecitudine, preoccupazioni famigliari: "Mia Cara Lina, io non capisco pi niente, mi pare di diventare pazzo. Scrivo tutti i giorni, telegrafo tutti i giorni. Mi fai memoria che sei sanza danari, ed io ti faccio subito una assicurata. Ti prego di essere calma, quieta, buona. Ti faccio capire che era necessaria la mia venuta a Vienna. Ti scongiuro a credere che io non penso che a te, alla mia famiglia; e tu mi tieni cos sulle spine. - E mi scrivi quella letteraccia, ed ora mi fai quel bel telegramma!?- ma perch? - Cosa ho mai fatto per essere cos maltrattato? - [...] Ah! Credi che io mi diverta? Che me la spassi? - Credi, forse, alle chiacchiere maligne dei giornali italiani? [...] Telegrafami le notizie dei bambini. Telegrafami per calmarmi. Chiss stasera come diriger il Fritz. Jersera mi sentii un poco male, ma una cosa da niente [...] tu abbiti un abbraccione da VOSTRO Pietro (Se mi dai un'altra volta del voi, io ti do del Lei!)". Nella seconda lettera, Mascagni ormai un uomo maturo (Roma, 27 Luglio 1914, quattro pagine fitte 4o), e maturato anche il rapporto con Lina; ma non venuto meno il calore della relazione. Dopo una serie di interessanti notizie sulla conduzione mascagnana dell'Aida (c' uno scandalo derivante dalla falsificazione dei biglietti, e dal sovraffollamento conseguente della sala), Mascagni si sofferma ravvicinatamente sui progetti per l'immediato futuro: c' un villino nuovo, a Livorno, quasi ultimato, ma i problemi pratici: "Se poi non vuoi andare a Livorno, decidi pure differentemente; lo scopo mio di toglierti al pi presto da Milano, perch tu hai bisogno di cambiare aria immediatamente. Hai capito?... Si tratta della tua salute!" (2)