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Details
GALLUCCI, Giovanni Paolo. Speculum Uranicum. Venezia: Damiano Zenaro, 1593.
2o. Bel frontespizio riccamente inciso in rame, capilettera, frontalini e finalini xilografici (nota di possesso abrasa al frontespizio, leggere gore d'acqua) Piena pergamena rigida coeva (difetti).
A breve tempo dalla bolla papale Coeli et Terrae del 1586, nella quale veniva bandita l'astrologia, Paolo Gallucci, pedagogo e traduttore di testi matematici e scientifici, pubblica a Venezia lo Speculum Uranicum (1593), in cui ribadisce l'importanza delle scienze celesti, se correttamente intese e depurate dalla superstizione. Il testo è arricchito da 17 ruote cartacee, costituite da dischi sovrapposti che fatti opportunamente girare, consentono al lettore di reperire le posizioni astrali desiderate. Per mezzo di tali congegni, l'autore vuole fornire uno stumento di consultazione più pratico rispetto ad altri modelli della sfera celeste proposti da Archimede o Ficino. In fine al volume sono presenti il Canon Sexagenarius e le quattro carte de Harum Paginarum Usu, molto rari perchè lo stesso autore non voleva fossero legati con il resto dell'opera. Graesse, III 19.
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A breve tempo dalla bolla papale Coeli et Terrae del 1586, nella quale veniva bandita l'astrologia, Paolo Gallucci, pedagogo e traduttore di testi matematici e scientifici, pubblica a Venezia lo Speculum Uranicum (1593), in cui ribadisce l'importanza delle scienze celesti, se correttamente intese e depurate dalla superstizione. Il testo è arricchito da 17 ruote cartacee, costituite da dischi sovrapposti che fatti opportunamente girare, consentono al lettore di reperire le posizioni astrali desiderate. Per mezzo di tali congegni, l'autore vuole fornire uno stumento di consultazione più pratico rispetto ad altri modelli della sfera celeste proposti da Archimede o Ficino. In fine al volume sono presenti il Canon Sexagenarius e le quattro carte de Harum Paginarum Usu, molto rari perchè lo stesso autore non voleva fossero legati con il resto dell'opera. Graesse, III 19.