Details
LEONCAVALLO, Ruggero. Lunga, bellissima lettera autografa firmata, indirizzata a un "carissimo Carlo" evidentemente alto funzionario della Scala, sette pagine 8o picc. fittamente vergate, s.d. La lettera è assai amichevole e spigliata, con considerazioni alquanto pepate su cantanti più o meno noti impegnati con lui in una recente tournée: "Finanziariamente l'affare è stato buono per tutti e nessuno ha da lagnarsi. Artisticamente parlando ti farò a quattr'occhi le mie riflessioni sincere come sempre quando si tratta di arte, poiché questa benedetta musa che mi si è attaccata addosso m'ispira un culto tale ch'io non posso mentire quando si tratta di lei ed i miei affetti e simpatie personali non san fare alcun velo alla verità. E per dartene prova ti dirò che mi aspettavo meglio ma molto meglio dalla simpatica protagonista della tournée. Ma nella Giulietta e Romeo come nel Faust non mi ha del tutto soddisfatto. La voce è sempre splendida e di una resistenza a tutta prova ma vi è un'assenza totale di calore e sentimento drammatico, cosa che mi ha impazientito e non poco per la mia Simonetta" ecc. ecc. Poi: "spero che metterai in opera il tuo potente appoggio perché questi poveri Medici passino ed in buone condizioni quest'anno. Se nel caso il Leone prenda nel suo terribile e potente regno le redini della Scala io son tranquillo perché tu sei lì". Grande lettera.