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CASTI, Giovan Battista (1721-1805). Interessantissima lettera autografa [Vienna dopo il 1790], quattro pagine 8o , dal testo si evince che il destinatario è Giacomo Malinguai, al quale il Casti scrive un catalogo delle sue opere già rappresentate a Vienna. Casti si trasferì a Vienna su invito di Giuseppe II, lì fece fortuna e girò per le grandi metropoli d'Europa da S.Pietroburgo a Costintantinopoli per poi tornare nella capitale austriaca col titolo di Poeta Cesareo (cosa che ci permette di datare la lettera dopo il 1790). Tra le opere citate ci sono Il Teodoro a Venezia, Trofonio, Cublai, come anche La musica prima delle parole con musica di Antonio Salieri. "Tutte queste mie opere sono state da me composte sopra l'idea d'un nuovo genere teatrale, che io avea da gran tempo in pensiero di tentare, e che riuscendo, altri avrebbero potuto migliorare, e forse perfezionare. Cioè di prender soggetti anche eroici, anche tragici e ove vi entrasse naturalmente il comico, porcelo, seguendo in ciò il costume, e la natura; e nel tenergli sempre sopra un eroico immaginario". E in questo il Casti riuscì magistralmente, essendo il primo autore che scrisse con vera originalità opere buffe in italiano, conquistandosi la postuma ammirazione e stima di Foscolo, Goethe, Stendhal. Il lotto comprende anche una piccola incisione del Zancon in rame col ritratto dell'autore; e Giovan Battista SPOLVERINI (1695-1763), sonetto autografo firmato una pagina 4o "Le sante leggi e 'l diritto, e dell'onesto l'amor". (3)