細節
D'ANNUNZIO, Gabriele. Dodici lettere autografe firmate di D'Annunzio al suo gioielliere veneziano, documento straordinario del gusto figurativo, della mondanità dissipatoria, insomma dell'inventiva sfrenata di colui che Benedetto Croce definì "dilettante di sensazioni".Il gusto un po' crudele del monile, smodata concrezione di eleganza fisica unita a vibrante sensitività dell'oggetto in sé, a meraviglia si confaceva - si capisce - a un temperamento come quello di D'Annunzio, singolarissima miscela di raffinatezza e ferinità... Le lettere, per lo più del periodo della Grande Guerra, non sono datate (ma recano in gran parte, al verso, l'indicazione della data di ricevimento, appostavi dal destinatario), sono scritte su supporti vari (per qualità della carta, intestazioni, formati, ecc.), alcune nel caratteristico inchiostro di china nero, altre, più sbrigative e di servizio, a lapis. Il tenore dei messaggi è in generale spiccio e praticistico (a titolo d'esempio: "La prego di dare al mio soldato i talismani pronti. Spero di poter venire oggi da lei. Le sarò grato se vorrà mandarmi, a scelta, alcune breloques piuttosto grandi per metterci dei trifogli a quattro foglie. Grazie. Saluti cordiali. Gabriele d'Annunzio"; "Prego fare incidere anche su i segnalibri le tre parole: Vivas Valeas Vincas. Le raccomando di farmi trovare il tutto per sabato (anche lo spillo) Grazie, d'Annunzio"). (12)