D'AZEGLIO, Massimo (1798-1866). Lettera autografa firmata 9 luglio, una pagina 8o del patriota, statista e scrittore, indirizzata al Ministro Dabormida: "Sono stato per dirle addio, e pregarla, nel caso che voglia continuare nelle sue beneficenze giornalistiche, e giornaliere, di mandarmi i fogli a Genova. Mi metto ai piedi dell'Eccelso Consiglio". Arnaldo FUSINATO (1817-1888), lettera autografa firmata Firenze 23 maggio (senza anno), due pagine 8o, nella quale il poeta romantico e fervente patriota raccomanda caldamente un suo protetto, enumerandone pregi e qualità; Giovanni PRATI (1814-1884), lettera autografa firmata su carta intestata col monogramma G.P. due pagine al "caro Filippo" nella quale il poeta trentino dispone le correzioni ad un canto: "Dall'arduo Superga che il sol risaluta Magnifico augurio di giorni più belli, riparli un estinto che tutti affratelli Nel novo retaggio che Dio ci donò. ... Ma l'Alpi né i mari non poggian gli eroi: Consorti co'petti son chiesti gli ingegni O Enea dell'Ausonia, tu trovi i tuoi regni, Se quel della mente per Noi sorgerà". (4)

細節

D'AZEGLIO, Massimo (1798-1866). Lettera autografa firmata 9 luglio, una pagina 8o del patriota, statista e scrittore, indirizzata al Ministro Dabormida: "Sono stato per dirle addio, e pregarla, nel caso che voglia continuare nelle sue beneficenze giornalistiche, e giornaliere, di mandarmi i fogli a Genova. Mi metto ai piedi dell'Eccelso Consiglio". Arnaldo FUSINATO (1817-1888), lettera autografa firmata Firenze 23 maggio (senza anno), due pagine 8o, nella quale il poeta romantico e fervente patriota raccomanda caldamente un suo protetto, enumerandone pregi e qualità; Giovanni PRATI (1814-1884), lettera autografa firmata su carta intestata col monogramma G.P. due pagine al "caro Filippo" nella quale il poeta trentino dispone le correzioni ad un canto: "Dall'arduo Superga che il sol risaluta Magnifico augurio di giorni più belli, riparli un estinto che tutti affratelli Nel novo retaggio che Dio ci donò. ... Ma l'Alpi né i mari non poggian gli eroi: Consorti co'petti son chiesti gli ingegni O Enea dell'Ausonia, tu trovi i tuoi regni, Se quel della mente per Noi sorgerà". (4)