MAZZINI, Giuseppe (1805-1872). Agli Italiani. Manoscritto autografo [agosto 1848] dodici fogli 8, numerati 1-9, 11-13 di complessive 307 righe in cartellina rigida di tela rosa (la carta numero 10 manca) e un pensiero autografo inedito di 10 righe.Il proclama Agli Italiani fu probabilmente redatto a Lugano dove venne pubblicato per la prima volta presso la tipografia della svizzera italiana con data "Italia, agosto 1848". "La guerra regia è finita; la guerra del paese è cominciata" è il tonante incipit di questo importante documento concepito per rinvigorire l'animo degli italiani e risvegliare l'orgoglio della nazione piegata dalle amare sconfitte subite dall'esercito piemontese contro gli austriaci a Custoza e Milano nell'estate del 1848. Apostolo dell'Unità d'Italia, Mazzini sprigiona in queste pagine tutta la forza e la tempra dei suoi principi di coerenza politica, etica e religiosa, dimostrando inesauribili risorse di recupero anche di fronte alle più aspre difficoltà. La sconfitta deve anzi spronare alla battaglia degli individui per conquistare la libertà del popolo: "La vostra vita, ridestandovi, sarà vita di Italia; e la vita di Italia sarà vita di Europa. Sorgiamo nella virtù di un principio; e quella che gli stati chiamano l'ultima ora di un popolo, sia la prima. Viva l'Italia Una, libera, indipendente!". (13)

Details
MAZZINI, Giuseppe (1805-1872). Agli Italiani. Manoscritto autografo [agosto 1848] dodici fogli 8, numerati 1-9, 11-13 di complessive 307 righe in cartellina rigida di tela rosa (la carta numero 10 manca) e un pensiero autografo inedito di 10 righe.Il proclama Agli Italiani fu probabilmente redatto a Lugano dove venne pubblicato per la prima volta presso la tipografia della svizzera italiana con data "Italia, agosto 1848". "La guerra regia è finita; la guerra del paese è cominciata" è il tonante incipit di questo importante documento concepito per rinvigorire l'animo degli italiani e risvegliare l'orgoglio della nazione piegata dalle amare sconfitte subite dall'esercito piemontese contro gli austriaci a Custoza e Milano nell'estate del 1848. Apostolo dell'Unità d'Italia, Mazzini sprigiona in queste pagine tutta la forza e la tempra dei suoi principi di coerenza politica, etica e religiosa, dimostrando inesauribili risorse di recupero anche di fronte alle più aspre difficoltà. La sconfitta deve anzi spronare alla battaglia degli individui per conquistare la libertà del popolo: "La vostra vita, ridestandovi, sarà vita di Italia; e la vita di Italia sarà vita di Europa. Sorgiamo nella virtù di un principio; e quella che gli stati chiamano l'ultima ora di un popolo, sia la prima. Viva l'Italia Una, libera, indipendente!". (13)
Sale room notice
Proposta di notifica da parte della Soprintendenza Archivistica per il Lazio.