Luigi Veronesi (N. 1908)
Luigi Veronesi (N. 1908)

Struttura N.25

Details
Luigi Veronesi (N. 1908)
Struttura N.25
firmato e datato in basso a sinistra L.Veronesi 65
olio su faesite
cm 27,5x36,5
Eseguito nel 1965

Lot Essay

Il professor Leonardo Gui nasce a Firenze il 6 Gennaio del 1935. Suo padre Vittorio è allora un giovane direttore d'orchestra di primo piano ed un compositore. La sua casa è un luogo di cultura attiva: Vittorio porta in Italia la nuova musica francese di Debussy, suo amico personale, e l'opera di Ravel, Strauss, Malipiero ed Alfano. Tutto questo per inquadrare l'origine dell'amore profondo per la cultura ed in particolare per la pittura di Leonardo Gui il quale, divenuto medico ha modo di farsi un'esperienza fondamentale con la guerra durante la quale, allievo di Putti a Bologna, opera come chirurgo all'Ospedale Militare (l'attuale Istituto Ortopedico Rizzoli).
Infaticabile lavoratore e studioso ha il ritmo di vita dei grandi capi che riescono a dare il massimo in tutti i campi con degli orari impossibili. E' estremamente esigente verso di se e verso chi collabora con lui, la cura dei suoi pazienti è la più grande delle sue preoccupazioni e sente bene il peso della enorme responsabilità insita nell'atto chirurgico. Il rapporto che instaura con il paziente è di estrema umanità e talvolta, in casi di particolare necessità arriva al dono di un vero aiuto materiale.
A coronare questa attività di chirurgo ortopedico ricercatore nel 1965, l'Università di Bologna gli conferisce il Primariato all'Istituto Ortopedico Rizzoli, e successivamente viene chiamato alla cattedra di clinica Ortopedica dell'Università di Bologna. La sua scuola porta un ulteriore sviluppo alla celebre istituzione ampliando ulteriormente i limiti delle possibilità terapeutiche dell'ortopedia. Nei momenti di libertà si dedica alla lettura ed allo studio dell'amata pittura nella sua fornitissima biblioteca. L'emozione che i quadri gli danno è la giusta compensazione dell'impegno professionale, dal mondo del dolore e della sofferenza a quella del sogno e della visione estetica; taluni autori lo affascinano nei ricordi della sua giovinezza o della consultazione di libri, gallerie e musei, altri gli vengono presentati nella forza e nella maturità della loro ricerca ed è anche sensibile alla "sponsorizzazione" di nuovi talenti. Il rapporto personale con alcuni galleristi lo aiuta nella sua ricerca e gli apre nuovi orizzonti.