Lot Essay
Questa tempera, fantasiosa e freschissima, appartiene a un gruppo di una trentina di opere tutte eseguite con questa tecnica antica e questo stile estremamente fresco. I personaggi di questa tempera si stagliano sulla riva del mare ellenico: c'è un guerriero dall'elmo assurdamente agitato (somiglia alla coda del cavallo sulla sinistra), sulle sue ginocchia è adagiato un efebo biondo quasi ignudo nella posa di una dolce morte. Il guerriero acheo deriva da un famoso quadro di Bocklin, derivano dai quadri dechirichiani degli anni Venti (il tempo del "mistero laico" amato da Jean Cocteau) questi eroi coloratissimi di un antico coniugato al presente.
Conto di pubblicare in un volumetto tutte queste tempere, belle e importanti almeno quanto quelle di Magritte, ma qui da noi curiosamente sottovalutate. Nel mio libro sugli anni Trenta (prima edizione 1991, seconda edizione Skira 1995) ne ho presentate una dozzina, ma negli ultimi anni molte ne sono riapparse sopratutto negli Stati Uniti. Quando de Chirico era a New York lavorava poco, ma spesso eseguiva tempere di questo tipo.
Appartengono a quel suo ciclo di "ricerche di invenzioni e di fantasia" del quale parla nel testo della Quadriennale del 1935, sono il logico approdo del fantastico mondo teatrale dei "Puritani" alla ribalta a Firenze nel 1932, ma anche dei "Bagni misteriosi" che sta dipingendo in questo momento a Parigi. Sono idee per piccoli quadri mai eseguiti, sono stenografici riassunti del suo pensiero antico e moderno, sono colorate apparizioni della nostalgia.
(Maurizio Fagiolo dell'Arco)
Conto di pubblicare in un volumetto tutte queste tempere, belle e importanti almeno quanto quelle di Magritte, ma qui da noi curiosamente sottovalutate. Nel mio libro sugli anni Trenta (prima edizione 1991, seconda edizione Skira 1995) ne ho presentate una dozzina, ma negli ultimi anni molte ne sono riapparse sopratutto negli Stati Uniti. Quando de Chirico era a New York lavorava poco, ma spesso eseguiva tempere di questo tipo.
Appartengono a quel suo ciclo di "ricerche di invenzioni e di fantasia" del quale parla nel testo della Quadriennale del 1935, sono il logico approdo del fantastico mondo teatrale dei "Puritani" alla ribalta a Firenze nel 1932, ma anche dei "Bagni misteriosi" che sta dipingendo in questo momento a Parigi. Sono idee per piccoli quadri mai eseguiti, sono stenografici riassunti del suo pensiero antico e moderno, sono colorate apparizioni della nostalgia.
(Maurizio Fagiolo dell'Arco)