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PONTANO, Giovanni. De rebus coelestibus libri XIIII. Eiusdem de Luna fragmento. Basilea: Andreas Cratander, 1530. Legato con Commentariorum in centum Ptolemaei sententias. 4o. Marca tipografica xilografica al frontespizio e in fine volume (marginale foro di tarlo su alcune carte.) Legatura del sec.XIX in mezza pelle, dorso liscio con decorazione dorata, tassello rosso per il titolo e le iniziali V.B. (pochi fori di tarlo, sciupate le cuffie).- VIERI, Francesco de'. Trattato... delle metheore. Firenze: G. Marescotti, 1573. 8o. Marca tipografica incisa in legno al frontespizio e colophon. Legatura coeva in piena pergamena, titolo manoscritto al dorso (slegato il piatto superiore).
ESEMPLARE BELLO E MOLTO RARO. Pontano cominciò a tradurre e commentare le Centum Ptolemaei sententiae nel 1475, per poi quasi subito cominciare al lavorare al De rebus coelestibus stimolato dalle Confutationes che Giovanni Pico mosse alle dottrine astrologiche degli aristotelici. Dalla seconda parte di questa opera deriva direttamente la dottrina dei suoi maggiori trattati morali successivi. Da segnalare che del trattato De luna non si conserva che la prefazione. (2)
ESEMPLARE BELLO E MOLTO RARO. Pontano cominciò a tradurre e commentare le Centum Ptolemaei sententiae nel 1475, per poi quasi subito cominciare al lavorare al De rebus coelestibus stimolato dalle Confutationes che Giovanni Pico mosse alle dottrine astrologiche degli aristotelici. Dalla seconda parte di questa opera deriva direttamente la dottrina dei suoi maggiori trattati morali successivi. Da segnalare che del trattato De luna non si conserva che la prefazione. (2)
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