Lot Essay
Il presente dipinto è venduto senza telaio ed è in prima tela. Come il lotto 301 di questa vendita, esso illustra un episodio della vita di Ludovico Altieri durante il papato di Leone XII (1823-1829), quando il giovane prelato, già cameriere segreto del Papa, cominciava ad affermarsi tra le figure di spicco della corte romana. Stando alla iscrizione sulla sua cornice originale, il dipinto ricorda che il Papa, uscendo dal Vaticano la sera del 17 aprile 1828, fu fermato mentre saliva sulla sua carrozza dal Cardinale Francesco Bertazzoli, che gli chiese il suo interessamento in merito alla fondazione di una scuola pontificia per sordomuti. L'Altieri dovrebbe essere il giovane sacerdote che indica al Pontefice lo sportello della carrozza, e che ricompare nelle fattezze del sacerdote ordinato o benedetto da Papa Gregorio XVI, nel lotto 301. Entrambi i lotti, dunque, furono dipinti per fissare due momenti della carriera di Ludovico Altieri (Roma, 1805-1867). Figlio di Paluzzo Altieri e di Marianna di Sassonia, grande esponente della politica e della cultura romana dell'età della restaurazione, Ludovico Altieri operò in delicate missioni diplomatiche in Francia e in Austria. Vescovo di Efeso dal 1836, nel 1840 fu nominato Cardinale in pectore. Politico moderato, uomo abile, munifico, intelligente e caratterizzato da una 'signorilità del tratto' molto popolare ai tempi, l'Altieri morì eroicamente prestando soccorso agli ammalati di colera durante l'epidemia del 1867 (cf. V.E. Giuntella, voce 'Altieri, Ludovico', in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. II, Roma, 1960, pp. 561-562).
Molto meno noto del suo antenato Sebastiano (1680-1764), figlio Tommaso (1734-1822), Giacomo Conca fu in effetti uno dei maggiori esponenti della scuola accademica romana della prima metà dell'Ottocento. Vincitore di cinque premi all'Accademia del Nudo, nel 1810 fu premiato al Concorso Balestra per l' 'Achille che giura sul corpo di Patroclo' (Roma, Accademia di San Luca), ed ottenne importanti commissioni durante il periodo napoleonico. Dopo la restaurazione raggiunse l'apice del prestigio e della reputazione, avvalendosi di positivi rapporti con Giacomo Canova, e fu ritrattista stimato. Con la sua morte (1852) si estinse la dinastia artistica dei Conca [cf. O. Michel in AA.VV., Sebastiano Conca (1680-1764) (catalogo), Gaeta, 1981, pp. 44-45, 377, 382-383, III].
Molto meno noto del suo antenato Sebastiano (1680-1764), figlio Tommaso (1734-1822), Giacomo Conca fu in effetti uno dei maggiori esponenti della scuola accademica romana della prima metà dell'Ottocento. Vincitore di cinque premi all'Accademia del Nudo, nel 1810 fu premiato al Concorso Balestra per l' 'Achille che giura sul corpo di Patroclo' (Roma, Accademia di San Luca), ed ottenne importanti commissioni durante il periodo napoleonico. Dopo la restaurazione raggiunse l'apice del prestigio e della reputazione, avvalendosi di positivi rapporti con Giacomo Canova, e fu ritrattista stimato. Con la sua morte (1852) si estinse la dinastia artistica dei Conca [cf. O. Michel in AA.VV., Sebastiano Conca (1680-1764) (catalogo), Gaeta, 1981, pp. 44-45, 377, 382-383, III].