拍品專文
Nel presente dipinto il pittore ha unito varie tipologie del culto mariano. Maria è allo stesso tempo 'Regina Coeli', portando un manto con la fodera celeste e la corona, e 'Madonna dell'Umiltà', seduta per terra, solo su un cuscino. Il suo aspetto orante, da 'Madre Pia', viene sottolineato dal ricamo in oro lungo il collo del vestito che reca l'iscrizione 'Ave Maria'. Il significato simbolico delle lettere 'M' e 'O' sull'esterno del manto non è stato ancora chiarito.
La paternità del presente dipinto, già attribuito a Gentile da Fabriano, è stata ricondotta da Roberto Longhi alla mano del pittore marchigiano Pietro di Domenico da Montepulciano, conosciuto anche erroneamente come Pietro da Recanati. Il pittore, d'indole lirica e di gusti raffinati, predilige le armonie cromatiche delicate e non si stanca mai di cercare effetti decorativi nelle stoffe riccamente ornate che avvolgono i suoi personaggi. Ci è noto a partire dal polittico nel Battistero del Duomo di Osimo firmato e datato "1418". Il presente dipinto è corredato da una perizia di Everett Fahy (in copia) in cui lo studioso, nel confermare l'attribuzione a Pietro di Domenico, ne rimarca il legame stilistico con la 'Madonna con Bambino e Angeli', datata "1420", nella collezione del Metropolitan Museum of Art di New York.
La paternità del presente dipinto, già attribuito a Gentile da Fabriano, è stata ricondotta da Roberto Longhi alla mano del pittore marchigiano Pietro di Domenico da Montepulciano, conosciuto anche erroneamente come Pietro da Recanati. Il pittore, d'indole lirica e di gusti raffinati, predilige le armonie cromatiche delicate e non si stanca mai di cercare effetti decorativi nelle stoffe riccamente ornate che avvolgono i suoi personaggi. Ci è noto a partire dal polittico nel Battistero del Duomo di Osimo firmato e datato "1418". Il presente dipinto è corredato da una perizia di Everett Fahy (in copia) in cui lo studioso, nel confermare l'attribuzione a Pietro di Domenico, ne rimarca il legame stilistico con la 'Madonna con Bambino e Angeli', datata "1420", nella collezione del Metropolitan Museum of Art di New York.