PROUST, Marcel (1871-1922). Bellissima lettera autografa firmata, all'Accademico di Francia Henri Lavedan, s.d. quattro pagine 8o (e busta con indirizzo autografo). All'amico convalescente, l'autore della Recherche invia una "consolatoria" vecchio stile: che cioè, nel suo tono lievemente (ma frizzantemente) ironico, non manca di replicare alcuni tòpoi del genere (ben attestato nella tradizione stoica, per esempio); non tutto il male vien per nuocere, insomma, se ci fa riflettere sulla fragilità dei nostri organismi (e delle nostre illusioni). Del resto lui, il recluso nella stanza di sughero, ne sapeva qualcosa... E poi, aggiunge civettuolo, Vous avez surement éprouvé chez les autres combien ces gracieuses défaillances font plutot sentir la délicatesse des organes que leur imperfection...