Giorgio de Chirico (1888-1978)
Giorgio de Chirico (1888-1978)

Due eroi antichi e un cavallo

Details
Giorgio de Chirico (1888-1978)
Due eroi antichi e un cavallo
firmato in basso a destra G. de Chirico
tempera su carta applicata su cartone
cm 24,5x33,5
Eseguito nel 1935 c.
L'opera sarà inserita nel volume di prossima pubblicazione Giorgio de Chirico. Le tempere 1926 -1938, a cura di M. Fagiolo dell'Arco
Provenance
Galerie Le Niveau, Parigi
Catalogue Hotel Drouot n. 296. Vente M.me B.dC
Exhibited
Parigi, Galerie Le Niveau, G. de Chirico, ottobre - novembre 1935

Lot Essay

Un altro di quegli ineffabili works on paper realizzati a Parigi prima del viaggio a New York, una nuova tappa dell'odissea interminabile del Metafisico.
Conosco a tutt'oggi una trentina di queste opere di qualità altissima, nelle quali il sogno ellenico si unisce alla volontà di inventare nuove iconografie quasi per ridare fiato a una pittura un po' stanca. In effetti, i lavori di questo tipo, ai quali dedicherò un piccolo libro, sono una ricerca sistematica di temi, sono esperimenti cromatici, sono tentativi di nuovi simboli.
Un personaggio nudo si adagia su una roccia. Accanto a lui, è seduto un guerriero acheo dal caratteristico elmo che risale a un'opera di Boecklin molto amata da Giorgio de Chirico. L'uomo nella posa di Arianna somiglia a una statua, il guerriero seduto è senza lineamenti del volto e somiglia quindi a un manichino. Accanto, un cavallo bruca il fieno, di fronte a un probabile mare ellenico.
Il fatto straordinario è che la scena è tutta impostata sui toni del grigio. Un gruppo scultoreo che si sta animando sotto i nostri occhi, con lievi accenni di colore (il rosa nelle ginocchia e nel piede dell'ignudo, ancora il rosa sul volto del manichino acheo).

Ho dedicato alle opere di questo genere un capitolo apposito nei miei lavori sugli anni trenta; la monografia apparsa a Milano nel 1991 (seconda edizione presso Skira nel 1995), la mostra della Galleria dello Scudo a Verona nel 1999. Una "gouache" dello stesso ciclo è stata presentata in queste sale nella vendita del 28 novembre 2000.
Si tratta di piccoli tasselli per la ricostruzione di quel momento straordinario che lo stesso de Chirico definisce "ricerche di invenzione e di fantasia". (Maurizio Fagiolo dell'Arco)