Lot Essay
Il cammino artistico di Santomaso è delineato da periodi ben precisi, che rispecchiano le diverse manifestazioni storico-culturali che hanno caratterizzato i movimenti artistici dal secondo dopoguerra al 1990, anno della sua morte.
Inizialmente figurativo, orientò poi la sua pittura verso la lezione di Braque e Picasso, innestando una struttura formale cubista sulla tradizione veneta del colore; colore inteso come fattore primario, unità di forza che definisce ritmi e zone.
Nel 1948, anno in cui riprese la Biennale di Venezia, un nuovo fermento si stava delineando e fondamentale fu l'incontro con la collezionista Peggy Guggenheim.
Nel 1952 Santomaso aderisce al "Gruppo degli Otto" formato da Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Turcato e Vedova, che evidenzia una libertà di azione e un maggiore contatto con l'arte moderna internazionale sottolineato dalle numerose partecipazioni ad esposizioni come a Pittsburg, Carnagie Institute; Chicago, Art Institute, Manchester, Crone Gallery, e tante altre. Rivolge la sua ricerca artistica verso l'astrattismo informale, conquistando un posto di rilievo nel panorama della pittura italiana contemporanea. "Era uno stile astratto, nel senso che non teneva conto delle successioni cronologiche, narrative, e nel senso che non si affidava all'immagine definita come sola entità comunicante. Ma era altresì stile quanto mai concreto, uscito dalla realtà della condizione, fondato sulla totalità e sul parallelismo delle sensazioni e dei prcessi mentali..." (Nello Ponente). Memoria e realtà sono i principali elementi che sintetizzano questo processo evolutivo: memoria intesa come ricerca delle sensazioni della coscienza mentre la realtà intesa come eccitamento visivo, immagine interna e immagine raccolta, "amo la regola che corregge l'emozione".
Nel 1954 vince il I Premio Internazionale per la Pittura alla XXVII Biennale Internazionale d'Arte di Venezia.
Dal 1956 al 1959 i lavori di Santomaso hanno una nuova svolta che coincide peraltro con l'apice dell'informale europeo: inizia a distendersi in zone più ampiamente modulate caratterizzate da una perdita di contorno su un minore appoggio di segni elementari dove il colore diventa predominante ed inteso come espressione del disegno stesso.
Il presente dipinto, "Vivaio" si avvicina per importanza a quelle che sono le sue opere più importanti e rappresentative di questo periodo come ad esempio "Il muro delle lucertole", "Barbacane di Cracovia" e "Vita segreta".
Questo lotto è in temporanea importazione: per gli aggiudicatari residenti in paesi dell'Unione Europea oltre all'Iva, già inclusa nel corrispettivo d'asta, l'acquisto è soggetto ad Iva al 10 sul prezzo di aggiudicazione.
Inizialmente figurativo, orientò poi la sua pittura verso la lezione di Braque e Picasso, innestando una struttura formale cubista sulla tradizione veneta del colore; colore inteso come fattore primario, unità di forza che definisce ritmi e zone.
Nel 1948, anno in cui riprese la Biennale di Venezia, un nuovo fermento si stava delineando e fondamentale fu l'incontro con la collezionista Peggy Guggenheim.
Nel 1952 Santomaso aderisce al "Gruppo degli Otto" formato da Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Turcato e Vedova, che evidenzia una libertà di azione e un maggiore contatto con l'arte moderna internazionale sottolineato dalle numerose partecipazioni ad esposizioni come a Pittsburg, Carnagie Institute; Chicago, Art Institute, Manchester, Crone Gallery, e tante altre. Rivolge la sua ricerca artistica verso l'astrattismo informale, conquistando un posto di rilievo nel panorama della pittura italiana contemporanea. "Era uno stile astratto, nel senso che non teneva conto delle successioni cronologiche, narrative, e nel senso che non si affidava all'immagine definita come sola entità comunicante. Ma era altresì stile quanto mai concreto, uscito dalla realtà della condizione, fondato sulla totalità e sul parallelismo delle sensazioni e dei prcessi mentali..." (Nello Ponente). Memoria e realtà sono i principali elementi che sintetizzano questo processo evolutivo: memoria intesa come ricerca delle sensazioni della coscienza mentre la realtà intesa come eccitamento visivo, immagine interna e immagine raccolta, "amo la regola che corregge l'emozione".
Nel 1954 vince il I Premio Internazionale per la Pittura alla XXVII Biennale Internazionale d'Arte di Venezia.
Dal 1956 al 1959 i lavori di Santomaso hanno una nuova svolta che coincide peraltro con l'apice dell'informale europeo: inizia a distendersi in zone più ampiamente modulate caratterizzate da una perdita di contorno su un minore appoggio di segni elementari dove il colore diventa predominante ed inteso come espressione del disegno stesso.
Il presente dipinto, "Vivaio" si avvicina per importanza a quelle che sono le sue opere più importanti e rappresentative di questo periodo come ad esempio "Il muro delle lucertole", "Barbacane di Cracovia" e "Vita segreta".
Questo lotto è in temporanea importazione: per gli aggiudicatari residenti in paesi dell'Unione Europea oltre all'Iva, già inclusa nel corrispettivo d'asta, l'acquisto è soggetto ad Iva al 10 sul prezzo di aggiudicazione.