Giuseppe Santomaso (1907-1990)
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Giuseppe Santomaso (1907-1990)

Vivaio

Details
Giuseppe Santomaso (1907-1990)
Vivaio
firmato e datato in basso a sinistra Santomaso '58
olio su tela
cm 97x161,5
Eseguito nel 1958
Opera registrata presso l'Archivio Giuseppe Santomaso a cura della Galleria Blu, Milano, n. SOT/891
Provenance
Grace Borgenicht Gallery, New York, ivi acquistato nel 1960 dall'attuale proprietario
Exhibited
New York, Grace Borgenicht Gallery, Marzo - Aprile 1959, n. 14
Special notice
Premium For Lots Subject To Vat A lot which has been imported to Italy from outside the EU on a temporary importation license. (A) Buyer's resident within the EU Hammer Price Buyer's Premium(22.5% or 18.5%) 20% on the buyer’s premium 10% of the hammer price (VAT) Non refundable The Buyer will also be liable to pay interest on charges on the import tax from the date of importation as well as all expenses relating to the conversion of the temporary importation license into a permanent one. (B) Buyers resident outside the EU Hammer Price Buyers Premium (22.5% or 18.5%) 10% of the hammer price (VAT) Refundable with proof of exportation of the purchase within 3 months of the Sale date.
Sale room notice
L'iva del 20 non è inclusa nel corrispettivo come erroneamente riportato in catalogo, ma a carico dell'aggiudicatario

Lot Essay

Il cammino artistico di Santomaso è delineato da periodi ben precisi, che rispecchiano le diverse manifestazioni storico-culturali che hanno caratterizzato i movimenti artistici dal secondo dopoguerra al 1990, anno della sua morte.
Inizialmente figurativo, orientò poi la sua pittura verso la lezione di Braque e Picasso, innestando una struttura formale cubista sulla tradizione veneta del colore; colore inteso come fattore primario, unità di forza che definisce ritmi e zone.
Nel 1948, anno in cui riprese la Biennale di Venezia, un nuovo fermento si stava delineando e fondamentale fu l'incontro con la collezionista Peggy Guggenheim.
Nel 1952 Santomaso aderisce al "Gruppo degli Otto" formato da Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Turcato e Vedova, che evidenzia una libertà di azione e un maggiore contatto con l'arte moderna internazionale sottolineato dalle numerose partecipazioni ad esposizioni come a Pittsburg, Carnagie Institute; Chicago, Art Institute, Manchester, Crone Gallery, e tante altre. Rivolge la sua ricerca artistica verso l'astrattismo informale, conquistando un posto di rilievo nel panorama della pittura italiana contemporanea. "Era uno stile astratto, nel senso che non teneva conto delle successioni cronologiche, narrative, e nel senso che non si affidava all'immagine definita come sola entità comunicante. Ma era altresì stile quanto mai concreto, uscito dalla realtà della condizione, fondato sulla totalità e sul parallelismo delle sensazioni e dei prcessi mentali..." (Nello Ponente). Memoria e realtà sono i principali elementi che sintetizzano questo processo evolutivo: memoria intesa come ricerca delle sensazioni della coscienza mentre la realtà intesa come eccitamento visivo, immagine interna e immagine raccolta, "amo la regola che corregge l'emozione".
Nel 1954 vince il I Premio Internazionale per la Pittura alla XXVII Biennale Internazionale d'Arte di Venezia.
Dal 1956 al 1959 i lavori di Santomaso hanno una nuova svolta che coincide peraltro con l'apice dell'informale europeo: inizia a distendersi in zone più ampiamente modulate caratterizzate da una perdita di contorno su un minore appoggio di segni elementari dove il colore diventa predominante ed inteso come espressione del disegno stesso.
Il presente dipinto, "Vivaio" si avvicina per importanza a quelle che sono le sue opere più importanti e rappresentative di questo periodo come ad esempio "Il muro delle lucertole", "Barbacane di Cracovia" e "Vita segreta".


Questo lotto è in temporanea importazione: per gli aggiudicatari residenti in paesi dell'Unione Europea oltre all'Iva, già inclusa nel corrispettivo d'asta, l'acquisto è soggetto ad Iva al 10 sul prezzo di aggiudicazione.