Luigi Carlo Farini (1812-1866 dittatore dell'Emilia nel 1860 fu eminente uomo politico e ministro)

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Luigi Carlo Farini (1812-1866 dittatore dell'Emilia nel 1860 fu eminente uomo politico e ministro)

L.a.f. 4 pp. in-8 s.d. "Carissimo Amico".
Bellissima e importante lettera di contenuti politici "Di cio che riguarda il Garibaldi non so farmi un concetto. Parmi impossibile che, il Governo abbia a tollerare spedizioni di cui tutta la responsabilita cadrebbe su di lui. D'altra parte non si vede come sia lasciato il Pallavicino a Palermo, che pareva dovesse essere mutato, or fa quasi un mese. Cosi sembra a me che le cose, e nel parlamento, e nell'amministrazione di polizia non possano durare a lungo senza gravi pericoli, e spero ancora, che il Presidente del Consiglio si risolva a dimostrare con fatti efficaci che i principi della Monarchia costituzionale, l'autorita della Nazione debbano essere a qualunque costo difesi. L'anarchia morale che si va svolgendo e' peggiore dei piccoli attentati che si lasciano impuniti. E' ingiuria insopportabile il gridare ogni giorno contro i governanti; sara vilta il non risolverli!
Anch'io fo delle chiacchiere; non e' egli vero? Ma pero voi altri sapete, e molti sanno, che io non mi lascio invilire da nessun partito, e non avendo altro desiderio che il bene pubblico e il trionfo della Nazione, non mi lascero abbindolare da tentazioni dalle quali rifuggo con animo altero, Etc..."
La lettera e' da situarsi presumibilmente nel 1862, in relazione alla progettata spedizione di Garibaldi su Roma, fermata ad Aspromonte.

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