Lot Essay
Il dipinto, pubblicato dal Bernardi (1910), fu considerato dallo studioso uno studio preparatorio del Ritratto di Dama della Galleria Carrara di Bergamo, in seguito identificata in Lucina Brembate. G. Mariani Canova (1975) ha giudicato il dipinto di qualita inferiore a quella delle opere di Lotto, mentre sia B. Berenson (1915), sia G. Cortesi Bosco (1980) hanno ritenuto l'opera un autografo del pittore. In particolare la Cortesi Bosco riferisce il ritratto ad una figura di donna anziana affrescata dal Lotto nell'Oratorio Suardi a Trescore (Bergamo).
In una comunicazione scritta del 1989 il Prof. Pietro Zampetti, nel riconfermare l'attribuzione al Lotto, rileva la coincidenza di rapporto del dipinto gia in collezione Suardi con l'Oratorio Suardi, ipotizzando una committenza del dipinto da parte della famiglia. Lo studioso rileva inoltre affinita stilistiche con il Ritratto di Giovane donna del museo di Digione, e propone una datazione tra il 1516 e il 1520 circa. Nella scheda del restauro compiuto nel 1989, C. Chirici Comolli rileva che la tecnica ad olio su carta e affine a quella della Testa di vecchio (inv. n.7103) di scuola veneta del XVI secolo, conservata agli uffizi di Firenze.
In una comunicazione scritta del 1989 il Prof. Pietro Zampetti, nel riconfermare l'attribuzione al Lotto, rileva la coincidenza di rapporto del dipinto gia in collezione Suardi con l'Oratorio Suardi, ipotizzando una committenza del dipinto da parte della famiglia. Lo studioso rileva inoltre affinita stilistiche con il Ritratto di Giovane donna del museo di Digione, e propone una datazione tra il 1516 e il 1520 circa. Nella scheda del restauro compiuto nel 1989, C. Chirici Comolli rileva che la tecnica ad olio su carta e affine a quella della Testa di vecchio (inv. n.7103) di scuola veneta del XVI secolo, conservata agli uffizi di Firenze.