Salvatore Candido (attivo a Napoli nel secolo XIX)

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Salvatore Candido (attivo a Napoli nel secolo XIX)

Veduta del Golfo di Napoli da San Giovanni a Teduccio verso Castel dell'Ovo
Veduta del Golfo di Napoli da Posillipo verso il Vesuvio

firmati e datati Sal. Candido Pinx/1829 e Sal. Candido Pinx/1830, olio su tela, cm 29,5x40,5 (2)

Lot Essay

L'attività di Salvatore Candido è ancora pressochè sconosciuta. Egli è considerato "pittore della cerchia di Giacinto Gigante" e "bravo paesaggista della Scuola di Posillipo, che si soffermò spesso sulle vedute della città di Napoli e dintorni" (cfr. I Valente in F.C.Greco, M.Picone Petrusa, I. Valente, La pittura Napoletana dell'Ottocento, Napoli, 1993, p.105, e ad vocem, la riproduzione a colori della Veduta di Napoli da Santa Lucia a Napoli, in Collezione Privata, datata 1849). L'ultimo dipinto del candido, la Villa Comunale, è datato 1867. Del pittore erano noti sino ad ora solo un Ritorno di Ferdinando IV dall'esilio (1815 acquistato dalla Casa Reale di Napoli nel 1826 (cfr. M.Picone Petrusa, in op. cit., pp. 28 e 43, n.40). Nei presenti dipinti Candido sembra ancora ispirarsi alle vedute di tradizione settecentesca, sulla scia di Joli, Ruiz e Ricciardelli.