Siamo grati alla Dottoressa Mary Newcome, che nel proporre l'attribuzione da una diapositiva a Paolo Girolamo Piola collega la composizione del dipinto qui offerto ad un disegno di identico soggetto di Lorenzo de Ferrari a New York, Metropolitan Museum.
La Dottoressa Newcome nota come "The Marattesque smoothness, facial features, composition would be logical for P.G.Piola to assume". "The straight edged profile of Apollo, the upturned face of Daphne with her rather tubular nose, the bright multiple drapery folds, the definition of the hands and feet can be compared with the Judith painting" (cfr. Kunst in Der Republik Genua, catalogo, Frankfurt, 1992, n.104, pp.195-196, tav. 104).
La Dottoressa Newcome propone una datazione verso il 1690, poco dopo i contatti di Paolo Girolamo Piola con Carlo Maratta, a Roma, o verso il 1720