A late work, dated by Byam Shaw (loc. cit., 1955) to the late 1770s, the present picture has frequently been singled out for particular praise among Guardi's capricci. Byam Shaw described it as 'a gem of the first water' (idem) and Professor Morassi as 'delizioso e fine' (loc. cit., 1951), 'd'invenzione felicissima' and 'esemplare tra i più affascinanti del "capriccio con fontana" ' (loc. cit., 1973). Pietro Zampetti wrote in the catalogue of the 1965 exhibition: 'È infatti quasi miracolosa la capacità rievocativa dell'artista in uno spazio tanto ristretto. E non si tratta, si badi bene, dell'abilità miniaturistica di un fiammingo che riesce a mettere tante cose minute con lenticolare precisione; al contrario, è proprio la prodigiosa sensibilità atmosferica, il modo come lo spazio viene suggerito, a far di questa piccola tavola un dipinto eccezionale per resa pittorica e per incanto lirico'