Lot Essay
Nel 1914 - anno di esecuzione di questo dipinto - Ardengo Soffici esegue alcune delle sue opere più interessanti ed innovative. Nei dipinti eseguiti in questo anno e nei primi mesi del 1915, chiamati "trofeini" dallo stesso Soffici, l'artista fa ricorso alla tecnica del papier collé, e cioè all'impiego di ritagli di carta colorata o di giornale applicati sulla superficie del dipinto mediante colla. Tale tecnica, introdotta per la prima volta da Braques e Picasso che ne fanno uso già a partire dal 1912, consente una notevole semplificazione formale e dà inizio ad una nuova fase, denominata dalla critica "cubismo sintetico". Se l'impiego del papier collé è chiaramente desunto dagli artisti cubisti, che Soffici aveva avuto modo di conoscere e di frequentare assiduamente durante i lunghi soggiorni parigini, la peculiare declinazione datane dall'artista italiano è molto lontana dal rigore formale e concettuale dei due artisti francesi: nelle opere di Soffici il raffinato gioco intellettuale tipico del cubismo va infatti di pari passo con il recupero di motivi ispirati alla cultura popolare. I temi e i motivi che ricorrono in questi dipinti (il cocomero, la scatola di fiammiferi, il fiasco) appartengono infatti ad un repertorio tutt'altro che colto, desunto dalle insegne delle osterie così come dai cartelli dei venditori ambulanti, che vengono riproposti dall'artista toscano con schiettezza, nei loro colori vivaci e chiassosi e nelle loro forme semplici e primititive. Anche la stesura pittorica sommaria e poco definita tradisce l'interesse e la suggestione esercitata sull'artista dall'arte popolare. A questo proposito risulta particolarmente calzante questo commento di Russoli: "Ispirate alle pitturette di guazzo popolari di imbianchini e pittori di insegne, queste opere, che uniscono la modernità formale e la tradizione nella sintesi più radicale e volutamente ingenua, sono fondamentali per gli sviluppi della ricerca delle avanguardie europee (vedi specialmente i russi)". Alla luce di questa osservazione risulta particolarmente chiaro come l'opera pittorica di Soffici costituisca un indispensabile complemento della sua attività culturale, volta a trasfondere all'interno della tradizione italiana e toscana in particolare, il portato più originale dell'arte moderna europea.