Ardengo Soffici (1879-1965)
Ardengo Soffici (1879-1965)

Natura morta con uovo rosso

Details
Ardengo Soffici (1879-1965)
Natura morta con uovo rosso
firmato e datato sul retro Soffici 1914
olio, tempera e collage su tela
cm 46,3x38
Eseguito nel 1914
Provenance
Raccolta Cesare Tosi, Milano
Collezione R. Jacovitti, Roma
Galleria del Milione, Milano
Galleria d'Arte del Naviglio, Milano
Literature
M. Drudi Gambillo - T. Fiori, Archivi del Futurismo, Roma 1962, vol. II, p. 399-402, n. 28 (illustrato)
G. Raimondi - L. Cavallo, Ardengo Soffici, Firenze 1967, p. 89, n. 192, tav. CXCIX (illustrato)
L. Cavallo - G. Raimondi - F. Russoli, Ardengo Soffici e il cubofuturismo, Firenze 1967, p. 54 (illustrato)
L. Cavallo, Soffici, immagini e documenti, Firenze 1986, p. 223 (illustrato)
Exhibited
Roma, Galleria d'Arte Moderna, Mostra di pittura italiana contemporanea, marzo - maggio 1955
Roma, Ente Premi, Il futurismo, 1959, Sala XXX
Winterthur, Kunstmuseum Winterthur, Il futurismo, ottobre - novembre 1959, cat., n. 113 Roma, Palazzo delle Esposizioni, IX Quadriennale Nazionale d'Arte, 1965-1966, Sala 95
Milano, Palazzo della Permanente, Mostra d'Arte Moderna e trame contemporanee - Il colore nella vita d'oggi, 25 febbraio - 12 marzo 1967
Poggio a Caiano, Villa Medicea, Ardengo Soffici. L'artista e lo scrittore nella cultura del 900, 1-30 giugno 1979, cat., n. 39 p. 91(illustrato)
Prato, Galleria Farsetti, Ardengo Soffici. Mostra per il centenario della nascita, maggio - giugno 1979, cat., n. 101 (illustrato)
Loan, Museum of Modern Art
Sul retro del dipinto, parti di etichette del Museum of Modern Art, Loan e Mostra d'Arte italiana in Svizzera

Lot Essay

Nel 1914 - anno di esecuzione di questo dipinto - Ardengo Soffici esegue alcune delle sue opere più interessanti ed innovative. Nei dipinti eseguiti in questo anno e nei primi mesi del 1915, chiamati "trofeini" dallo stesso Soffici, l'artista fa ricorso alla tecnica del papier collé, e cioè all'impiego di ritagli di carta colorata o di giornale applicati sulla superficie del dipinto mediante colla. Tale tecnica, introdotta per la prima volta da Braques e Picasso che ne fanno uso già a partire dal 1912, consente una notevole semplificazione formale e dà inizio ad una nuova fase, denominata dalla critica "cubismo sintetico". Se l'impiego del papier collé è chiaramente desunto dagli artisti cubisti, che Soffici aveva avuto modo di conoscere e di frequentare assiduamente durante i lunghi soggiorni parigini, la peculiare declinazione datane dall'artista italiano è molto lontana dal rigore formale e concettuale dei due artisti francesi: nelle opere di Soffici il raffinato gioco intellettuale tipico del cubismo va infatti di pari passo con il recupero di motivi ispirati alla cultura popolare. I temi e i motivi che ricorrono in questi dipinti (il cocomero, la scatola di fiammiferi, il fiasco) appartengono infatti ad un repertorio tutt'altro che colto, desunto dalle insegne delle osterie così come dai cartelli dei venditori ambulanti, che vengono riproposti dall'artista toscano con schiettezza, nei loro colori vivaci e chiassosi e nelle loro forme semplici e primititive. Anche la stesura pittorica sommaria e poco definita tradisce l'interesse e la suggestione esercitata sull'artista dall'arte popolare. A questo proposito risulta particolarmente calzante questo commento di Russoli: "Ispirate alle pitturette di guazzo popolari di imbianchini e pittori di insegne, queste opere, che uniscono la modernità formale e la tradizione nella sintesi più radicale e volutamente ingenua, sono fondamentali per gli sviluppi della ricerca delle avanguardie europee (vedi specialmente i russi)". Alla luce di questa osservazione risulta particolarmente chiaro come l'opera pittorica di Soffici costituisca un indispensabile complemento della sua attività culturale, volta a trasfondere all'interno della tradizione italiana e toscana in particolare, il portato più originale dell'arte moderna europea.