Giorgio de Chirico (1888-1978)
Giorgio de Chirico (1888-1978)

Cavallo dal drappo rosso

Details
Giorgio de Chirico (1888-1978)
Cavallo dal drappo rosso
firmato in basso a destra G. de Chirico
olio su cartone
cm 37,8x45,6
Eseguito nel 1940
Autentica su fotografia di C. Bruni Sakraischik, n. 92/85, in data 14 ottobre 1985
Provenance
Galleria d'Arte Martina, Torino
Literature
G. dalla Chiesa, De Chirico scultore, Milano 1988, p. 44 (illustrato)
A. Podestà, La pittura di Giorgio de Chirico, in "La lettura", aprile 1940, p. 272 (illustrato)

Lot Essay

Nel 1938 Giorgio de Chirico si stabilisce a Milano; il trasferimento nella città lombarda coincide con una svolta stilistica più volte rilevata dalla critica e ben riconoscibile in questo dipinto, databile nel 1940 e pubblicato in questo anno nella rivista "La lettura". Mentre i soggetti preferiti (cavalli in riva al mare, cavalieri frigi, vite silenti) rimangono immutati, la pennellata diventa più densa e le luci più contrastate e drammatiche, così che i dipinti acquistano una nuova forza espressiva ed un inedito movimento, tanto da indurre Massimo Bontempelli a parlare di pittura "barocca". Altri studiosi, in modo non meno pertinente, hanno sottolineato i rapporti con la pittura romantica ed, in particolare, con le opere di Eugène Delacroix. In questi anni de Chirico continua lo studio e la rivisitazione degli antichi maestri iniziata già nei primi anni Venti. Anche nei suoi scritti, a volte non meno poetici dei suoi dipinti, si schiera con violenza contro l'arte moderna e a favore della riscoperta del mestiere dei grandi pittori del passato, pur essendo stato egli stesso uno dei fondatori dell'arte moderna ed uno degli artisti più audaci ed innovatori.
Oltre a documentare questa nuova fase, il dipinto in esame è importante anche perchè costituisce molto probabilmente una delle fonti a cui si è ispirato lo stesso de Chirico per elaborare la scultura in bronzo intitolata "Bucefalo", eseguita nel 1966, dagli stessi toni dinamici e vibranti che ritroviamo nell'opera qui proposta. Come sottolinea Giovanna dalla Chiesa nella pubblicazione De Chirico scultore, numerose sono le assonanze tra questa scultura e il Cavallo dal drappo rosso in entrambi i quali di particolare efficacia è il drappo che "con un accento scenografico sintetizza con forza il dinamismo intenso del cavallo e prolunga la sua vibrazione nel paesaggio circostante senza altro scopo che suggerire una nota bizzarra."