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SPONTINI, Gaspare. Bellissimo manoscritto musicale autografo. Come recita altra mano in calce alla prima pagina, si tratta di un Fragment de la partition de l'Opera Cortez de Spontini donnée à M.r Marchesi par M.me Spontini à Paris en 1862: otto pagine 4o gr., piene e fittamente vergate, che abbracciano la conclusione di un numero (in tempo Presto: sette battute) e una prima, consistente parte di un successivo numero in tempo Un poco lento (in séguito Andante cantabile): Mais j'ai vu la fille de Milton!... quel espoir... quel devoir me presse!... que sois je quelq'un vient... adieu pour toujours adieu adieu.... Verso la fine, il tempo va in diminuendo (c'è anche la didascalia: Les Mexicans avec le ton de costernement et de peur s'éloignent) e la partitura s'interrompe su un importante ripensamento d'autore (l'ultima pagina è cancellata con vigorosi tratti diagonali). Importante materiale per la ricostruzione del Fernando Cortez, opera compiuta una prima volta nel 1807 (e poi profondamente rivista nel '19), e travagliata anche per le circostanze "esterne" e le allusioni politiche ivi contenute; come scrive Paolo Frangipane nel suo Spontini (Firenze, Sansoni, 1983), ci troviamo di fronte all'opera più manipolata di Spontini, che non è dir poco.
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